Quello con le Olimpiadi, per la nazionale di calcio femminile della Colombia, si potrebbe definire un rapporto “a dir poco complicato”. La squadra sudamericana, che ai Giochi olimpici di Parigi 2024 si ritroverà nel Girone A insieme a Francia, Canada e Nuova Zelanda, parteciperà per la terza volta in assoluto alla competizione.
Nel 1996, nel 2000 e nel 2004 la suddetta nazionale non ha preso parte in modo definitivo, mentre nel 2008 e nel 2020 non è riuscita a qualificarsi.

Il debutto
Le ragazze della Colombia, dopo tre edizioni senza partecipare e una quarta in cui non sono arrivate ai gironi, sono riuscite a qualificarsi ai giochi olimpici per la prima volta soltanto nel 2012, nel Regno Unito. Le Olimpiadi di Londra hanno rappresentato per loro il debutto assoluto nella competizione, giocando nel Girone G contro Stati Uniti, Francia e Corea del Nord. La squadra non ha avuto un buon impatto, ed è stata subito eliminata classificandosi come fanalino di coda del suo girone con un passivo di 6 reti e 0 goal fatti.
A Glasgow, a Hampden Park, le colombiane hanno rotto il ghiaccio contro la Corea del Nord, che si è imposta per 2 reti a 0 con una doppietta a opera di Kim Song-hui. Il secondo match, sempre in Scozia, non è andato meglio, anzi: la corazzata degli Stati Uniti ha dato prova della bravura delle sue ragazze con un netto 3 a 0; sul tabellino dei marcatori Rapinoe, Wambach e Loyd, tutte e tre ormai ritirate dal calcio giocato. La terza e ultima partita, giocata al St James’ Park di Newcastle, si è conclusa con la terza sconfitta, questa volta di misura per 1 a 0 dopo il goal di Thomis arrivato a match appena iniziato.

Le Olimpiadi “in casa”
Nel 2016, i giochi olimpici hanno avuto luogo in Brasile, non troppo distante dalla terra di origine delle colombiane. Pur giocando “in casa”, in un certo senso, il copione delle Olimpiadi di Londra si è ripetuto, e la squadra è uscita ai gironi per la seconda volta consecutiva. Anche in questo caso, la sorte ha smistato la Colombia nel Girone G e, anche stavolta, le sudamericane si sono trovate davanti agli Stati Uniti e alla Francia. Al posto della Corea del Nord, invece, c’era la Nuova Zelanda.
Il primo match è stato giocato a San Paolo, ed è terminato con un poker dalla Francia. L’unica “rete delle colombiane”, per così dire, è stata l’autogoal di Arias nella prima frazione di gioco, che ha portato le francesi sull’1 a 0. Le altre reti sono state di Le Sommer, Abily e Majri.
Tre giorni più tardi, a Belo Horizonte, la Colombia ha affrontato la Nuova Zelanda, che l’ha battuta per 1 a 0 con la rete di Hearn.
La terza e ultima partita del girone ha una doppia valenza, per la squadra sudamericana. Non solo si è trattato del primo punto conquistato alle Olimpiadi, bensì della prima partita in cui le ragazze siano riuscite ad arrivare al goal, e non con una formazione qualsiasi: il pareggio è infatti arrivato contro gli Stati Uniti. A Manaus, in una partita che ha tenuto con il fiato sospeso fino al triplice fischio, a passare in vantaggio è stata proprio la Colombia con il goal di Usme, arrivato al minuto 26; gli Stati Uniti hanno però rimontato con Dunn e Pugh e, quando la fine sembrava essere scritta con un pugno di mosche, il cuore delle ragazze colombiane le ha aiutate ad acciuffare il pareggio al novantesimo minuto, sempre grazie a Usme, che ha dunque realizzato una doppietta personale.

Parigi, la svolta?
Per la sua quarta olimpiade, la Colombia è stata invece estratta nel Girone A. Insieme a lei, c’è la sua “bestia nera”, la Francia, squadra contro cui non è mai riuscita ad arrivare al goal ai giochi olimpici. Un’altra formazione che ritrova è la Nuova Zelanda, mentre il Canada è la squadra del suo girone che, in un contesto olimpico, non ha mai affrontato. Il primo match sarà contro le padrone di casa a Décines-Charpieu il 25 luglio, dopodiché affronterà nello stesso stadio la Nuova Zelanda tre giorni più tardi e, l’ultimo giorno di luglio, ci sarà invece la terza partita, quella contro il Canada, all’Allianz Riviera di Nizza.
Dando una rapida occhiata al girone, la Colombia parte da favorita nei confronti della Nuova Zelanda in quanto, nell’ultimo amichevole avvenuto a dicembre dello scorso anno, la nazionale sudamericana si è imposta per una rete a zero. L’ultimo scontro diretto con il Canada ha invece avuto luogo nell’ormai distante 2015, vinto dalle colombiane per 1 a 0, dunque è difficile trarre conclusioni su quale squadra possa spuntarla. La Colombia non è mai riuscita a vincere contro le francesi, e l’ultima volta che le due formazioni si sono incrociate le sudamericane hanno perso per 5 reti a 2.
In ogni caso, si tratta di un contesto in cui si riparte da zero ed è inutile fare previsioni; la Colombia spera di dare una scossa alle classifiche provando a raggiungere almeno i quarti.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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