Che il calcio femminile sia a livello planetario un fenomeno in crescita è noto. Che quello maschile, a livello olimpico, non goda di particolare successo, altrettanto. Ma la sorpresa relativa all’edizione 2016 dei due tornei di calcio a Rio de Janeiro viene dai dati di ricerca delle varie discipline.
La ricerca svolta da DatamediaHub sui dati Google Trends evidenzia infatti i cosiddetto “Gender divide” ovvero l’interesse (manifestato attraverso le ricerche su Google) che i tifosi hanno nei confronti delle varie discipline.
Ed a sorpresa fatto 100 quello per il calcio, il 61% delle ricerche viene indirizzato sul femminile anzichè sul maschile, nonostante la presenza di stelle come Neymar, la vittoria della squadra di casa e diversi altri temi di interesse.
Sicuramente alcuni colpi di scena come le eliminazioni di USA e Brasile ad opera della Svezia (poi battuta nella finale del torneo dalla Germania) hanno contribuito ad alimentare l’interesse per la narrazione del torneo femminile, che pare aver emozionato più di quello maschile. Allo stesso tempo il fatto che il torneo maschile sia un Under 23, unito alla presenza di grandi nazioni come Usa e Canada focalizzate molto sul femminile può aver fatto la differenza.
Ma il dato rimane significativo e testimone, anche a livello europeo, di grandi potenzialità che il football femminile può sicuramente mettere in campo.
In generale, comunque, le Olimpiadi sono state una sorta di rivincita dello sport femminile su quello maschile: l’attenzione è stata prevalente per gli uomini solo in 11 sport totali mentre in 28 situazioni è la disciplina femminile ad aver catalizzato più del 50% delle ricerche sul motore di ricerca.