Sarà lo stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze ad ospitare mercoledì 24 febbraio (ore 17.30) Italia-Israele, ultimo match per la Nazionale Femminile nel girone di qualificazione al Campionato Europeo di Inghilterra 2022. La gara, che si sarebbe dovuta disputare lo scorso 17 settembre allo stadio ‘Castellani’ di Empoli, era stata rinviata dalla UEFA a seguito delle restrizioni per il contenimento della pandemia Covid 19 adottate dallo Stato di Israele.
Le Azzurre giocheranno per la terza volta nella loro storia a Firenze, dove dopo il pareggio (1-1) nell’amichevole con l’Inghilterra disputata nel gennaio 1995, nel giugno 2018 conquistarono la qualificazione al Mondiale di Francia 2019 battendo 3-0 il Portogallo.
Attualmente seconda nel Gruppo B a quota 22 punti, l’Italia può ancora ottenere la qualificazione diretta all’Europeo come una delle tre migliori seconde classificate dei nove gironi. Per evitare i play off, le Azzurre dovranno necessariamente battere Israele: una vittoria con sei gol di scarto garantirebbe il pass diretto per l’Europeo, altrimenti bisognerà confidare in alcuni risultati favorevoli nelle gare degli altri gironi.
Nei giorni scorsi intanto, considerato lo straordinario successo dell’edizione del 2019 e con l’obiettivo di continuare a promuovere la crescita del calcio femminile, la FIFA ha deciso di allargare da 24 a 32 squadre la fase finale della Coppa del Mondo. La FIFA ha confermato i seguenti slot per l’edizione del 2023: 11 per la UEFA, 5 per l’AFC (confederazione asiatica), 4 per CAF (Africa) e CONCACAF (Nord e Centroamerica), 3 per il CONMEBOL (Sudamerica). Australia e Nuova Zelanda sono qualificate in qualità di paesi ospitanti e i 3 slot rimanenti saranno assegnati attraverso play off su scala globale che vedranno coinvolte dieci nazionali (2 asiatiche, 2 africane, 2 sudamericane, 2 centramericane, un’oceanica e un’europea).
“E’ una scelta che va nella direzione dello sviluppo del calcio femminile – il commento della Ct della Nazionale Femminile Milena Bertolini – , è il naturale percorso di un movimento che sta crescendo in tutti i Paesi”.
Credit Photo: Fabio Vanzi