Fatim Jawara, portiere della nazionale femminile di calcio del Gambia, è morta mentre cercava di attraversare il Mediterraneo nella speranza di iniziare una vita migliore in Europa. Lo ha annunciato il suo ex coach Chorro Mbenga. Fatim, 19 anni, si trovava a bordo di un’imbarcazione che lo scorso mese si rovesciò dopo essere partita dalle coste della Libia: “Ci ha lasciato troppo presto, non la dimenticheremo mai” ha promesso l’ex ct del Gambia.
Secondo le prime ricostruzioni, Jawara ha lasciato il Gambia lo scorso settembre attraversando il Sahara fino ad arrivare in Libia dove la maggior parte di migranti tenta l’attraversata su barconi improbabili per raggiungere la speranza di una vita migliore in Europa. Come troppo spesso accade, si parla di circa 3.300 migranti morti in mare solo nel 2016, qualcosa è andato storto, l’imbarcazione si è ribaltata e la giovane promessa del calcio femminile del Gambia non ce l’ha fatta, come moltre altre persone.
Fatim aveva esordito a 18 anni in nazionale: “L’abbiamo persa troppo presto – ha dichiarato commosso l’ex ct dell’Under 17 Chorro Mbenga -. La ricorderemo per le sue grandi partite”.
Gli ha fatto eco Lamin Kabba Bajo, presidente della federcalcio gambiana: “E’ una grave perdita per la nazione e per la nazionale”.
Dal Gambia arriva il quarto gruppo più numeroso di migranti che ogni giorno tentano di sbarcare in Italia, nonostante sia uno stato da meno di 2 milioni di abitanti. Il 60% di questi vive nella povertà e un terzo di questi lo fa con 1,25 dollari al giorno, se non meno.