L’Italia era in cerca di conferme contro la Finlandia all’Helsinki Football Stadium. Dopo le nevicate dei giorni precedenti, un cielo soleggiato inaugura l’inizio del match. Tanti cambi per il ct Andrea Soncin, a dimostrazione del fatto che nel gruppo delle Azzurre nessuna è inamovibile e tutte sono indispensabili e che le sue scelte sono adeguate alle caratteristiche delle avversarie.
Le padroni di casa fanno girare da subito la palla in cerca di soluzioni offensive. Il 4-4-2 scelto dal tecnico Marko Salorante prevede copertura sulle fasce in fase difensiva e rapide discese in fase offensiva. Di sua risposta, l’attenzione dell’Italia è alta e la concentrazione non impedisce alle Azzurre di cercare di costruire azioni da gol. Al 5′ combinazione Giacinti-Giugliano, la centrocampista della Roma non centra la porta con il mancino. Le prime azioni in fase di attacco sono timide, poichè l’Italia continua a studiare le avversarie. Le Finlandesi invece sono molto attente a chiudere gli spazi ed aggredire le Azzurre. Il primo vero pericolo per la formazione casalinga è una combinazione nello stretto, con la difesa dell’Italia schierata che con abilità riesce ad annullare la rapidità dell’azione. Le Azzurre provano a riempire l’area avversaria quando Lucia Di Guglielmo cerca di scaraventare cross dalla fascia così come fa Michela Cambiaghi dalla fascia opposta. Ma la Finlandia difende efficacemente. Allo stesso modo, le rapide ripartenze finlandesi sono stoppate efficacemente dalle ragazze di Soncin. L’Italia potrebbe dare maggiore velocità al possesso palla. E quando accelera, trova la rete del vantaggio: al 38′ apertura di Aurora Galli su Cambiaghi, stop a seguire dell’attaccante dell’Inter, cross in area e Lucia Di Guglielmo colpisce il pallone con il mancino e, complice una deviazione finlandese, sigla il vantaggio nonchè il primo gol con la maglia della Nazionale.
Tredicesima sfida tra Italia e Finlandia: 5 vittorie, 6 pareggi e una sola sconfitta. Primo tempo troppo chiuso delle Azzurre, un solo tiro nello specchio della porta (quello del gol del vantaggio), con marcature strette e pochi affondi sulle fasce.
Nessun cambio, almeno all’inizio del secondo tempo, per entrambe le squadre. La Finlandia colpisce al 47′: destro improvviso di Rantala, dopo una rapida combinazione (schema tattico già visto nel primo tempo), tiro a giro potente che Giuliani non riesce e deviare fuori dallo specchio. Fulmine a ciel sereno per l’Italia, chiamata a mantenere lucidità dopo il gol del pareggio. La Finlandia, invece, cavalca la cresta dell’onda e con confidenza si avvicina spesso all’area di rigore delle Azzurre. Soncin effettua i primi due cambi al 60′, inserendo Giada Greggi per Arianna Caruso e Chiara Beccari al posto di Valentina Giacinti, ampiamente contenuta dalla fisicità del reparto offensivo finlandese. Netto equilibrio nella ripresa, la Finlandia non commette sbavature, chiude gli spazi e con pazienza costruisce azioni sulle zone laterali del campo. E alla lunga, la pressione alta delle finlandesi costa cara alle Azzurre: il vantaggio arriva al 75′, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, la capitana Elena Linari devia sfortunatamente in porta il potente tiro di Sevenius.
Nonostante altri ingressi dalla panchina, tra cui Cristiana Girelli e Martina Piemonte, il ritmo di gioco dell’Italia non è mai salito. La fame e la velocità di manovra vista contro i Paesi Bassi non hanno trovato continuità, complice l’assetto aggressivo e allo stesso tempo diligente della Finlandia. Dopo il primo tempo abbiamo peccato di ingordigia, pensando forse che le avversarie fossero già battute, senza mai essere davvero brillanti. E invece, la determinazione delle finlandesi non è mai sfumata e la partita è stata agevolmente ribaltata. Mai cantare vittoria troppo presto. E questa sfida, indubbiamente, lo insegna.