La nostra Nazionale esce sconfitta, in casa a Palermo, contro la corrazzata Svizzera. Ma quali sono gli aspetti tecnici che hanno influito sulla gara?
Forse il timore di incontrare una formazione molto preparata, è stato certamente influente, ma si deve analizzare singolarmente ogni pedina di Nils Nielsen per capire meglio il divario tecnico delle avversarie.
Innanzi tutto il modulo: un 3-5-2 molto ben disposto in campo, con un gioco che visto due punte fisse, la Cmogorcevic e Folmli. La Cmogorcevic, la Croata-Svizzera, milita in Spagna nelle file del Barcellona in prima Divisione. Sicuramente una tra le migliori marcatrici di sempre, e con un bagaglio di esperienza con tre Europei e due Coppe del Mondo, che la pongono tra le prime in Europa. Attaccante polivalente che agisce sia in destra che sinistra, ed è per questo motivo che lasciata sola in area azzurra ha segnato a Laura Giuliani in modo semplice. Svenja Folmli, invece, gioca nel Friburgo a soli 19 anni e tra le giovani, messe in campo del CT, più talentuose che può dare ad ogni gara la giusta spinta laterale alle ripartenze bianco-rosse. Da lei sono nati i lanci lunghi sulle fasce che hanno preso in contro piede le nostre ragazze.
Vi è poi l’asse del centro campo: con cinque pedine di notevole caratura. Coumba Sow, la centro campista del Paris Saint Germain, la Svizzera ventisettenne con notevole senso del gol. Già la scorsa settimana decisiva, con la sua rete, per la vittoria contro il Bordeaux per 3 a 1, con la compagna Ramona Bachmann. Anche lei militante dal 2020 nelle file del Paris SG dopo aver fatto esperienza con Chelsea e Wolfsburg. La sua esperienza nella FA Super League la rende molto più decisiva sul pallone, giocando con aggressività, e con preparazione fisica di notevole livello.
Lia Joelle Walti, guida il dischetto centrale del campo, giocatrice dell’ Arsenal con cinque stagioni in Bundesliga e la finale di Coppa di Germania è un altra calciatrice di esperienza. Londra l’ha forgiata ad gioco diverso, basata sul difendere palla e fare cambi di gioco repentino, questo modo di girare il gioco da destra a sinistra trova sempre le compagne pronte ad inserirsi in area per colpire a rete.
Noelle Martiz, è stata impiegata dal tecnico Svizzero in posizione avanzata. Lei difensore dell’ Arsenal e precedentemente del Wolfsburg, ha fatto tutta la gavetta nelle giovanili svizzere dal 2010. Iniziata la sua carriera in America impara i fondamentali nel Newport, in California, viste le sue qualità entra subito nelle file del New Jersey attirando gli sguardi dei tecnici Svizzeri che ne chiedono il suo trasferimento. Questo modulo di gioco avanzato, per la Nazionale che ha giocato a Palermo, ha dato un blocco avanzato alle punte azzurre: che sono state costrette a fermarsi sulla linea di centro campo senza poter portare il pallone in area avversaria.
Chiude il muro Riola Xhemaili, classe 2003, è una tra le più giovani della squadra. Centro campista pura del Friburgo dopo essere stata capitano del Basilea. In Germania sta crescendo e portando un baglio tecnico di gioco che l’hanno fatta entrare nelle grazie di Nils, con la convocazione alle fasi di qualificazione all’ Europeo in Inghilterra, ed impiegandola in tutte le gare.
La fase difensiva affidata alle collaudate Julia Stierli, dello Zurigo, ed a Luana Buhler ex compagna del Zurigo attualmente nell’ Hoffenheim. Eseosa Aigbogum nasce come centro campista ed attaccante che attualmente gioca nel Paris SG, Nielsen la schiera fronte porta per difendere i pali e portare le spinte giuste in fascia per le sue compagne.
Chiude la rosa, la numero uno, Gaelle Thalmann, 35 enne portiere del Betis. Esperte giocatrice ha fatto carriera anche in Italia con la Fiorentina nel 2016 ed con il Sassuolo nel 2018 per entrare nel Servette, l’anno successivo, e attualmente a difendere i pali in Spagna.
Senza proseguire nell’analisi delle giocatrici a disposizione in panchina, tutto questo è stato sufficiente a dimostrare sul campo l’esperienza della Nazionale Svizzera.
L’Italia, forse troppo in pressione, ha subito un inizio prepotente delle avversarie e si è fatta intimorire dal gioco veloce sulle fasce che la sola Gama e Lenzini non sono bastate a contrastare le incursioni fulminee di Show e Xhemali.
In virtù di questa gara, la nostra Commissaria tecnica dovrà introdurre nuovi stimoli e valutare le sue ragazze in modo da poter schierare la formazione più tecnica e più aggressiva per poter vincere contro la Romania.
In questa fase a gironi, che vede la Svizzera comandare con 5 vittorie su 5 gare, e noi ad inseguire a meno 3, battere la diretta avversaria, la Romania (a meno 3 ma con una gara in meno) per la conquista del secondo posto utile sarà fondamentale.
Io credo che la CT avrebbe dovuto iniziare ad inserire con più frequenza e costanza alcune giovani che si sono messe in mostra nel nostro campionato, come Glionna, Bonfantini e Cantore (che fine ha fatto quest’ultima?) ma anche in altri reparti, buone centrocampiste non giocano solo a Torino o Roma…
Inoltre devo ammettere che Giuliani non mi ha sempre convinto, forse provare più spesso anche Durante, oltre che Schroffenegger non sarebbe stata una cattiva idea. Sarebbe stato utile inserire Pirone insieme a Simonetti e non all’ultimo momento.
Contro la Svizzera avrei firmato per un pari anche a ranghi completi e non dimezzati dal covid, erano al comando anche prima dello scontro di Palermo e non era un caso. Due paroline a coloro che sono state trovate positive – in vista anche dell’imminente professionismo – si potrebbero spendere…
Speriamo che si riesca a vincere (magari bene) in Romania. Non sarà facile ed ormai credo che il massimo raggiungibile (e ce la faranno) sia il secondo posto. Bisogna quindi prepararsi per gli spareggi ed allargare la rosa.