A Ferrara, davanti alle gremite tribune del ‘Paolo Mazza’, la Nazionale di Calcio Femminile liquida il Belgio per 2-1 ed in rimonta, dimostrando tanto cuore e carattere, oltre che forza tecnico-agonistica. Questo risultato pone ora una grossa ipoteca azzurra sulla qualificazione al Mondiale di Francia 2019. All’Italia mancano 2 punti per la vittoria matematica del girone e già nella prossima gara, in programma l’8 giugno alle 20:45 al Franchi di Firenze, il sogno qualificazione potrebbe essere finalmente coronato.
Laura Giuliani (Juventus): Sempre attenta nelle uscite e nell’intervenire sui cross pericolosi. Scalda i guanti sul primo tiro impegnativo da parte di Tessa Wullaert, poco dopo la mezz’ora. Viene battuta solo su rigore. Poi due parate strepitose: una ancora su Wullaert e una su un colpo di testa di Tine De Caigny. Insuperabile. 7.
Elisa Bartoli (Fiorentina): Inizia la gara con una bella chiusura in angolo e offre la sua solita abnegazione nel grande lavoro di copertura: sulla sua fascia non passa nessuno, nemmeno Wullaert. Si fa notare anche con diversi inserimenti in avanti, pur non ottenendo la solita collaborazione da parte di Bonansea, con buoni cross per le compagne. Nella ripresa si procura un calcio di punizione da buona posizione e tenta anche delle sortite in area avversaria. Solida. 6,5.
Sara Gama (Juventus): Bella partita priva di errori è condita da tanta determinazione. È presente dappertutto nella retroguardia azzurra, di testa e di piede, e si fa apprezzare anche in aiuto al centrocampo. Determinata. 7.
Cecilia Salvai (Juventus): Inizia un po’ contratta ma poi dà sicurezza permettendo a Gama di sganciarsi più spesso. Un solo errore durante la partita al quale rimedia però lei stessa. Nella ripresa si fa valere anche in area avversaria con un bel colpo di testa che purtroppo finisce fuori. Affidabile. 6,5.
Alia Guagni (Fiorentina): Esegue il solito duro lavoro su tutta la fascia con puntuali diagonali in chiusura difensiva e con continue scorribande in attacco, in una delle quali brucia sullo scatto Kassandra Missipo e serve su un piatto d’argento l’assist a Rosucci che segna il gol dell’1-1. Poco dopo si ripete con un bel duetto con Aurora Galli che gli rende la palla in piena area, purtroppo si ritrova costretta a tirare col piede meno forte e la palla va fuori da buona posizione. Nel secondo tempo continua con la stessa incredibile intensità a macinare chilometri e partecipa anche all’azione del gol del vantaggio azzurro dando una bella palla a Bonansea che serve Girelli a centro area e la bresciana non sbaglia. Inesauribile. 7.
Martina Rosucci (Juventus): Inizia male la gara e tutto il centrocampo ne risente, anche lei rimedia subito l’ammonizione. Ha però il merito di segnare il gol dell’immediato pareggio che tiene a galla tutta la barca azzurra. Incisiva. 7.
Manuela Giugliano (Brescia): Primo tempo da dimenticare, Manuela è apparsa nervosa e poco concentrata e dopo dieci minuti il suo nome viene scritto sul taccuino dei cattivi. Si riscatta nella ripresa prendendo le redini del centrocampo e sfoderando un micidiale tiro dai 35 metri che si stampa sul palo. Sfortunata. 6,5.
Aurora Galli (Juventus): Si vede poco, un lavoro oscuro il suo, bello l’assist a Guagni che però sbaglia la conclusione. Sufficiente. 6.
Barbara Bonansea (Juventus): Inizio in sordina, come ci ha abituato ultimamente, la sua prima azione degna di nota, ma in cui ottiene solo un angolo, avviene alla mezz’ora del primo tempo. Purtroppo è un fuoco di paglia, anzi qualche minuto dopo la combina grossa tentando un disimpegno dal limite dell’area con Davinia Vanmechelen che le ruba la palla e l’azzurra la trattiene con le mani provocando il rigore per il Belgio. Si riscatta nella parte finale fornendo un bell’assist a Girelli per il 2-1 dell’Italia. Stanca. 6.
Cristiana Girelli (Brescia): Risulta subito tra le più vive con alcuni cross pericolosi in area, non sfruttati dalle compagne, e una punizione da lunga distanza che sibila vicino all’incrocio dei pali. Se vogliamo trovare un appunto è quello di essere stata troppo generosa in alcune circostanze in cui avrebbe potuto tirare invece di servire assist alle compagne. Si fa trovare pronta sul passaggio di Bonansea siglando un gol che vale oro per il discorso qualificazione. Decisiva. 7,5.
Daniela Sabatino (Brescia): Non pervenuta, una prova veramente opaca, le forti e fisiche difensori centrali belghe l’hanno messa in seria difficoltà, emblematico il brutto stop quando si trovava in buona posizione per poter far male. Appena sufficiente. 6.
Lisa Alborghetti (Atalanta Mozzanica): Entra al 81′ al posto di Aurora Galli e non ha il tempo di mettersi in mostra. Ingiudicabile. s.v.
Ilaria Mauro (Fiorentina Women’s): Entra al 68′ al posto di Daniela Sabatino portando fisicità in attacco e i benefici per le altre compagne si vedono eccome. Pronta. 6,5.
CT Milena Bertolini: La squadra che entra in campo sembra timorosa, il centrocampo non gira e la difesa si ritrova subito addosso le avversarie dimostrando poca precisione in fase di impostazione. Ma le cose cambiano, stranamente, solo dopo il gol del Belgio, che arriva come una sferzata a cui le ragazze azzurre reagiscono con grande orgoglio e determinazione, che Milena è riuscita a trasmettere loro. La partita cambia volto e alla fine l’Italia merita la vittoria. Brava. 6,5.
Terna arbitrale: La terna ungherese si è ben comportata e il rigore fischiato contro l’Italia era sacrosanto, come lo è stato fermare l’azione per fuorigioco, da parte del collaboratore di linea, quando l’arbitro Katalin Kulcsár aveva già indicato il dischetto fischiando un secondo rigore contro l’Italia. Semmai ci sarebbe qualcosa da dire sulla gestione dei cartellini e dei minuti di recupero. Corretta. 6,5.
Belgio: Una menzione per Tessa Wullaert giocatrice di livello e sempre tra le più pericolose della squadra belga.
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