Nei giorni scorsi Giulia Dragoni ha parlato alla testata Cronache di Spogliatoio. Questo un estratto delle parole, in chiave Azzurra, della centrocampista del Barcellona e della Nazionale:
“Vestire la maglia della Nazionale è un grande onore, rappresenti il tuo Paese. Lo era nelle categoria under, figuriamoci adesso. È successo tutto di recente: ad aprile ero nella mia stanza dopo una partita e mi ha chiamata mio padre quasi piangendo per farmi sapere che ero stata convocata nella Nazionale maggiore. Non me l’aspettavo perché pensavo di continuare ancora con l’U19. Quella chiamata mi ha fatto sentire importante per la mia famiglia, era come se ripagasse lo sforzo che avevano fatto per me. Più di tutti è stato mio fratello a trasmettermi la passione per il pallone. Mi diceva ‘Mettiti in porta che calcio. Poi a una certa età gli ho risposto: ‘Guarda che da adesso calcio io’. Ho iniziato a quattro anni, mio padre mi ha spinta tantissimo ad allenarmi, credeva in me e anche mia madre mi ha sempre incoraggiata”.