L’Italia ha rovesciato il risultato maturato dalla Danimarca in Italia nel match di andata di Nations League, riuscendo addirittura a non incassare nessuna rete. La spedizione dell’Italia nella terra di Andersen ha regalato tre punti e una nuova consapevolezza a una formazione che, dopo la sconfitta di misura contro la Svezia, aveva bisogno e desiderio di rimettersi subito in carreggiata per ambire al turno successivo senza passare per gli spareggi. Complice il pareggio del Galles contro la corazzata gialloblù, per vedere chi occuperà il primo posto si dovrà aspettare. Per il momento, però, è giusto godersi la vittoria delle Azzurre di Andrea Soncin.
Ecco le pagelle delle migliori dell’Italia e della Danimarca a cura della nostra redazione.
CARUSO: 7,5. Apre le marcature con una rete importantissima anche dal punto di vista psicologico. L’Italia che scende in campo nella ripresa ha un altro volto, più sfrontato e determinato, e lei è la regista che guida i palloni, li recupera e si spinge in avanti. Attaccante aggiunta, come una bambina tranquilla alla scuola dell’infanzia, “dove la metti sta”, fa bene e fa piacere a chiunque. Per fortuna delle Azzurre, oltre alla sua indiscussa qualità emerge sempre anche il suo terzo polmone.
DI GUGLIELMO: 7,5. La seconda giocatrice ad andare in gol, a distanza di appena dieci minuti da Caruso, ma non è seconda a nessuno in difesa, e corona la sua prestazione di spessore con una rete meritata per lei e per la squadra. “AndaLucia”, si potrebbe dire, in un gioco di parole con lo spagnolo che tradotto è “Vai, Lucia!”, perché sì, è sempre bello vederla giocare e difendere così, con questa grinta. Per fortuna delle Azzurre, poi, non sembra voler perdere il vizio del gol.
GIRELLI: 7,5. Mette definitivamente KO le danesi con un gol negli ultimi minuti e spegne tutte le loro speranze, soffiando sulle fiammella tremolante delle loro candele ormai consumate e dallo stoppino fragile. A non spegnersi è il fuoco che la bomber ha dentro di sé e nei piedi, fatati e pronti e a lasciare il segno in ogni match. Scrivere parole negative su di lei è diventato come parlare senza utilizzare le vocali: impossibile. Solo le vere regine non cedono lo scettro, e Girelli è sicuramente disposta a stringerlo a sé il più possibile.
BALLISAGER: 5,5. Conoscenza del campionato italiano, il difensore ha nel suo database Severini e sa come tenerle testa, così come a tutte le attaccanti schierate da Soncin. Con lei la linea difensiva è compatta e funzionale, e riesce a rendersi pericolosa anche davanti, soprattutto in un equilibrato primo tempo in cui le sorti sono ancora in bilico e ha occasione di salire per contribuire alla manovra. Come tutta la formazione danese, nel secondo ha un vistoso calo.
HARDER: 6. In una partita in cui l’intera Danimarca non ha trovato modo di luccicare, l’attaccante passa il primo tempo a dare filo da torcere a Linari, Di Guglielmo e Piga con le sue incursioni pericolosissime, arrivando alla conclusione in più occasioni. Per fortuna delle azzurre, però, la Terminator che c’è in lei e che solitamente dimostra di essere è un po’ assopita e imprecisa.
ØSTEGAARD: 6. Sufficienza anche per l’estremo difensore danese. La calciatrice, obbligata a fare gli straordinari per colmare le lacune di una squadra irriconoscibile, quasi un fantasma, ha dovuto affidarsi ai suoi interventi per limitare i danni. Il gol negato a Giugliano, che ha evitato il poker, è solo uno tra i colpi grossi sventati.