Diego Guacci, Nazionale Argentina under 15 e under 17
Oggi intervistiamo Diego Guacci, allenatore dell’Argentina Under 15 e Under 17. Ha esperienze negli Stati Uniti e in Italia nella Riozzese. Diego è un allenatore estremamente carismatico ed empatico che sta spingendo il movimento del calcio femminile ad una grande crescita anche grazie alla maggiore attenzione data dalla FIFA.
 
Come si svolge il tuo ruolo di selezionatore dell’Argentina under 15 e under 17?
Iniziamo il processo cercando informazioni su quante giocatrici sono iscritte all’AFA e partecipiamo agli allenamenti delle 56 squadre che compongono le categorie A – B e C del torneo. Dopo disegniamo le sessioni di allenamento strategico (le cosiddette “visoras“), dividiamo in Paese (23 province) in 8 Regioni cercando le migliori giocatrici di tutta la Nazione.
 
Come ha influito il lockdown sugli sviluppi del calcio femminile e sul tuo lavoro. Come hai mantenuto il contatto con le tue atlete?
Senza dubbio è una nuova sfida riorganizzare gli allenamenti a distanza e cercando di mantenere la preparazione fisica che avevamo raggiunto.
Pianifichiamo un piano di mantenimento per i mesi di aprile e maggio dove cerchiamo di mantenere i risultati raggiunti (cosa molto difficile). A seguito dell’annuncio della CONMEBOL che a novembre ci saranno le qualificazioni sudamericane per il Mondiale in India, pianifichiamo dall’area fisica una sessione di allenamenti per lavorare su resistenza e forza.
Allo stesso tempo da quando cominciò la pandemia (marzo) tutti i giovedì le giocatrici hanno un incontro con lo psicologo (Juan Manuel Brindisi).
Inoltre abbiamo tutte le settimane una personalità famosa dello sport che condivide esperienze con le giocatrici come per esempio:
  • Sergio “cacho” Vigil ex allenatore dell’Hockey femminile, campione del Mondo e creatore del nome “Las Leonas
  • Bernardo Romeo ex giocatore
  • Roberto Fabian Ayala ex giocatore della Nazionale Argentina
  • Sergio Goycochea ex portiere della Nazionale Argentina
  • Natalia Gatti ex giocatrice della Nazionale Argentina, “utilera” della nazionale under 15 e under 17
  • Studiamo anche le situazioni tecnico-tattiche con il nostro videoanalista Pedro Baiza.
Tu sei delegato Fifa, raccontaci le tue esperienze e cosa fare per far crescere il calcio femminile nella Fifa.
Il Presidente ha intenzione e desiderio che il calcio femminile continui a svilupparsi e cresca in tutto il mondo. Per questo motivo si investono sempre più soldi nelle confederazioni e anche nelle federazioni. Ogni anno più tornei, più campionati, più club con categorie inferiori, più giocatrici che raggiungono stipendi degni ecc.
Siamo in un decennio in cui il calcio femminile sarà al centro dello sviluppo e vivremo dei Mondiali indimenticabili.

Il calcio femminile sta crescendo in Argentina, stanno aumentando anche le scuole calcio? 
La Federazione Argentina di calcio ha il compito di sviluppare il calcio femminile in lungo e in largo in tutto il Paese. Quest’anno stava pianificando una coppa a livello nazionale per dare la possibilità a tutti i club argentini di poter partecipare. Purtroppo è stata cancellata per il coronavirus.
Ogni volta sempre più squadre in Argentina aprono scuole calcio per le bambine per poter praticare lo sport.

Raccontaci la tua esperienza in Italia alla Riozzese. Vuoi condividere un tuo ricordo di Arianna recentemente scomparsa?
La Riozzese è come un amore estivo, durò molto poco ma il sentimento è molto forte. É molto più che un club. Grazie ad Aldo che ha avuto fiducia in me e lo ringrazio per l’appoggio nel far parte di questa meravigliosa famiglia. É una società che investe sul calcio femminile generando una grande responsabilità ed un sentimento d’appartenenza molto forte al club.
Arianna era una persona eccellente e una giocatrice grandiosa. Arrivammo assieme alla Riozzese e quando dovetti andare negli Stati Uniti, fu la prima che mi si avvicinò e mi manifestò il suo affetto e mi disse “Mi mancherai Mister“.
Da quel giorno, mantenemmo comunicazione continua e fu una delle poche giocatrici della Riozzese con cui mi continuavo a sentire (a volte ci scriviamo con Carlotta, un’altra giocatrice). Parlavamo sempre di calcio e della vita. Almeno una volta ogni 15-20 giorni ci scrivevamo e ci raccontavamo come andavano le cose. Fu un colpo molto forte, quel giorno mi svegliai con quel messaggio e non ci potevo credere. Diventai molto triste e continuo a pensare a lei. Ho imparato che le persone a cui uno vuole bene non vanno mai via, ma rimangono nei nostri cuori.

L’esperienza negli Usa. Quali le principali differenze che hai trovato con Argentina e Italia?
Senza dubbio la prima differenza è che sono stato in California, uno degli Stati degli USA in cui si gioca di più a calcio e il calcio femminile si sviluppa da tutti i lati. L’organizzazione e la pianificazione con la quale si sviluppa tutto è ammirevole. L’impegno da parte delle istituzioni e la presenza dei genitori nell’accompagnare le figlie è molto forte. L’infrastruttura con la quale si lavora è un altro dei fattori che mi sorprese assieme alla quantità delle bambine che giocano a calcio.
Argentina e Italia sono Paesi in cui il calcio è passione, è questione di tempo e di interesse da parte degli organi di rappresentanza che possono prendere decisioni e generare spazi per il calcio femminile. Non ho dubbi che saremo ai primi posti a livello mondiale.
 
Infantino propone il Mondiale di calcio femminile ogni 2 anni dopo il successo del mondiale in Francia. Sei d’accordo con questa opzione?
Dalla FIFA stanno lavorando e valutando questa possibilità ma al momento non ho informazioni specifiche.
 
Cosa vorresti fare tra 10 anni? Diego Guacci nel 2030. Quale è il tuo sogno?
Oggi mi toglie il sonno la possibilità di qualificare l’Argentina al Mondiale under 17, cosa che non è mai successa prima. E nel lungo periodo vorrei essere campione del Mondo di calcio femminile, magari guidando la selecciòn Argentina.
Anche l’Italia è un mio sogno, mi piacerebbe un giorno guidare la Nazionale nazionale femminile italiana.


Vi alleghiamo anche l’intervista originale in spagnolo a Diego Guacci.

Tu experiencia como entrenador de Argentina sub 15 y sub 17. Cuéntanos lo que sientes en entrenar Argentina
Iniciamos el proceso con busca de información de cuantas jugadoras están inscritas en AFA y al mismo tiempo visitamos los entrenamientos de los 56 equipos que componen las categorias A – B y C del torneo.

Luego diseñamos la “visorías“. Dividimos al país (23 provincias) en 8 regiones, buscando las mejores jugadoras de todo el país.

¿Cómo ha influido el cierre en el desarrollo del fútbol femenino y de tu trabajo? ¿Cómo has tenido el contacto con tu jugadoras?
Sin dudas es todo un nuevo desafio reorganizar los entrenamientos a distancia y tratar de mantener las capacidades físicas que habíamos adquirido.
Diagramamos un plan de “mantenimiento” para los meses de Abril y Mayo donde buscamos mantener lo adquirido (cosa muy dificil). Luego con el anuncio de la CONMEBOL que  en Noviembre habrá las calificaciones sudamericanas para estar en el mundial de India, planificamos desde el area fisica una rutina donde comprende la mayor parte en las capacidades “Resistencia” y “Fuerza“.
Al mismo tiempo desde que comenzó la pandemia (marzo) todos los días jueves las jugadoras tienen un encuentro con el Psicologo (Juan Manuel Brindisi).
Tambien obtuvimos todas las semanas una personalidad famosa del deporte que les compartiera a las jugadoras experiencias como por ejemplo:

  • Sergio “cacho” Vigil ex entrenador del Hockey femenino Campeon del mundo y creador del nombre “Las Leonas”
  • Bernardo Romeo Ex jugador
  • Roberto Fabian Ayala ex jugador selección argentina
  • Sergio Goycochea Ex arquero de la selección argentina
  • Natalia Gatti ex jugadora selección argentina, hoy es la utilera de sub 15  y sub 17.
  • También realizamos situaciones técnicas / tácticas con nuestro videoanalista Pedro Baiza.
Tu eres Delegado Fifa, cuéntanos tus experiencias y que hay que hacer para que crezca el fútbol femenino en la FIFA
El presidente tiene “intención” y “deseo” que el F. F. (Futbol Femenino) siga desarrollando y creciendo en todo el mundo. Es por eso que cada vez se invierte más dinero en las confederaciones y tambien en las federaciones. Cada año más torneos, más competencias, más clubes con categorias pequeñas, más jugadoras que alcanzan salarios dignos, etc etc.
Estamos en una decada donde el F. F. será el centro de atención y veremos grandes mundiales.
 
El Fútbol femenino está creciendo en Argentina, ¿Aumentan las escuelas para que las niñas aprendan a jugar?

La Federación Argentina de fútbol tomo el compromiso de desarrollar le F. F. a la largo y ancho de todo el país. Este año estaba planificado (suspendido por el coronavirus) una copa a nivel nacional, brindando oportunidades a todos los clubes de Argentina de poder competir.
Cada vez son más equipos en Argentina que abren su espacio para las niñas para que puedan practicar el deporte.

Cuéntanos tu experiencia en Italia en la Riozzese. ¿Quieres compartir un recuerdo de Arianna que falleció hace un mes?
Riozzese es como un amor de verano, duró muy poco pero el sentimiento es muy fuerte. Es mucho más que un club. Gracias a Aldo quien confió en mi y me brindó todo el apoyo para ser parte de esa hermosa familia. Es una institución que apuesta al F. F. generando un compromiso y un sentido de pertenencia muy fuerte.
Ariana era una excelentísima persona y grandiosa jugadora. Llegamos juntos a Riozzese y cuando me tocó irme a USA ella fue la primera que se me acercó y me manifesto el cariño y me dijo: Vamos a extrañarle mister”. Desde ese día mantuvimos comunicación continua y fue una de las pocas jugadoras con que mantenía comunicación al día de hoy (a veces me escribo con Carlota, otra jugadora). Hablamos siempre de fútbol y de la vida. Al menos una vez cada 15 o 20 días nos escribíamos y nos contabamos las cosas. Fue un golpe muy duro, ese día amanecí con el mensaje y no podía creerlo. Me puso muy muy triste y al día de hoy la pienso. Aprendí que las personas que una quiere nunca se van, permanecen en nuestros corazones.

Tu experiencia en los E.E.U.U. ¿Cuáles las principales diferencias que has encontrado con Argentina e Italia?
Sin dudas la primer diferencia es que estuve en una de los Estados de E.E.U.U. donde más se juega el fútbol (California) y el F. F. se desarrolla en todos lados. La organización y planificación con la que se desarrolla todo es admirable. El compromiso por parte de las instituciones y el acompañamiento de los padres es permanente. La infractructura con la que se trabaja es otra de las cosas que me sorprendió y también la cantidad de niñas que juegan el deporte.
En Países como Argentina e Italia somos pasionales por el fútbol, será cuestión de tiempo y de que los que toman deciciones se lo creen y generan espacios para el fútbol femenino y no tengo dudas que estaremos en lugares de privilegio a nivel mundial.
 
Infantino propone el Mundial de fútbol femenino cada 2 años después del éxito del Mundial en Francia. ¿Estás de acuerdo con esta opción?
Desde FIFA están trabajando y evaluando esta posibilidad pero al momento no tengo información concreta.
 
¿Qué quieres hacer en los próximos 10 años? Diego Guacci en el 2030. ¿Cuál es tu sueño?
Hoy me quita el sueño la posibilidad de clasificar al mundial sub 17, cosa que Argentina nunca hizo.
Y a largo plazo, ser campeón del mundo con el futbol femenino, ojala sea con Argentina.

Italia tambien es mi sueño, alcanzar algun día dirigir el equipo nacional femenino de Italia.

Gracias Diego Guacci y suerte para todos tus proyectos y sueños!
Grazie Diego e buona fortuna per tutti i tuoi progetti e sogni!