Il movimento calcistico femminile del Sol Levante è da sempre stato uno dei migliori al mondo grazie alla cultura sportiva che negli anni ha acquisito la società giapponese offrendo al mondo sportivo grandi esponenti della propria categoria. Parlando di calcio femminile, indubbiamente il punto più alto è stato il Mondiale vinto nel 2011 davanti agli occhi increduli degli appassionati che videro la corazzata statunitense cedere alle ragazze giapponesi. La conquista della massima competizione internazionale è stata il culmine di un percorso molto proficuo e razionale che anno dopo anno ha fatto si che sempre più ragazze si avvicinassero al mondo del calcio introducendole fin da piccole nel mondo competitivo. Lo sviluppo non si è fermato lì ed infatti la nazionale giapponese ha dimostrato di non essere solo una cenerentola destinata a scomparire alla fine della magia, ma raggiunse traguardi importanti come la AFC Women’s League nel 2014 e nel 2018 e l’argento olimpico a Londra 2012 diventando una delle selezioni nazionali più attrezzate del mondo.
Proprio per tutti i traguardi raggiunti nel corso degli anni, a capo del comitato della JFA (Federazione calcio giapponese) della sezione femminile è stata riconfermata Imai Junko nelle elezioni del 29 Marzo scorso per proseguire il programma per il futuro del calcio in rosa giapponese. Programma fondamentalmente basato su misure non solo per le calciatrici ma per tutti i coinvolti nel settore quindi staff, allenatori e chi più ne ha più ne metta, ed anche sul ruolo fondamentale che già possiede il calcio femminile nel sistema calcistico del Sol Levante ma che può sempre acquisire ancora più importanza. Proprio sulla questione è intervenuta la rieletta Junko per fare il consueto discorso di iniziazione tramite una lettera rivolta agli interessati.
“Sono stata riconfermata come presidente del comitato del calcio femminile. Nei prossimi quattro anni, ci sono un certo numero di eventi importanti che possono sviluppare e promuovere il calcio femminile: le rinviate Olimpiadi di Tokyo, l’istituzione di una lega femminile, l’attuazione della divisione maschile/femminile al National Sports Festival e la candidatura giapponese per la Coppa del Mondo femminile FIFA 2023. Questi eventi possono portare molto potere alla nostra comunità e speriamo di sfruttare al meglio questa opportunità. Il nostro obiettivo è raddoppiare l’attuale popolazione di giocatrici a 10.000 e portare la razione di genere fino al 10%. Al fine di raggiungere il nostro obiettivo, forniremo un’ampia gamma di attività per dare un accesso più facile al calcio femminile, espandere il pool di giocatrici e trarre vantaggio dai lavori di preparazione che abbiamo svolto in passato. Sono fermamente convinto che lo sviluppo del calcio femminile sia un fattore essenziale per aumentare il livello generale della comunità calcistica giapponese. Spero che tutti i soggetti coinvolti nella nostra comunità possano ritrarre lo sport allo stesso modo.”
Parole che evidenziano come il presidente voglia continuare sulla linea di provvedimenti che hanno dato i suoi frutti che sicuramente andranno a valorizzare innanzitutto il vivaio giapponese che costituisce il futuro di questo sport ed andranno anche ad alzare il livello tecnico tattico della squadra. Il Sol Levante ha ancora davanti a sé molto tempo per tramontare dal calcio femminile.
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