Un anno molto tumultuoso quello di Toni Pressley che all’inizio di luglio 2019 ha scoperto di avere un cancro al seno. Dopo tre mesi e una mastectomia subita all’inizio di agosto di quell’anno, Pressley ad ottobre è di nuovo in campo con la maglia dell’Orlando Pride.
“C’è stato un periodo di tempo in cui sapevo di avere il cancro ma non sapevo quanto fosse grave, non sapevo quale fosse il mio trattamento, non sapevo se avevo bisogno di chemioterapia o radioterapia o se fossi stata in grado di giocare di nuovo a calcio o come sarebbe stato il mio futuro“.
Inoltre, il fattore pandemia non ha reso le cose più semplice. In un’intervista rilasciata a FIFA.com racconta che ancora ora non esce a fare la spesa, cerca di isolarsi il più possibile per essere più al sicuro. Ma soprattutto la lezione di vita come sopravvissuta alla malattia e come questa transizione l’ha cambiata. Soprattutto bisogna essere consapevoli delle debolezze del nostro corpo: prevenire è meglio che curare.
“Pubblicando cose su un social media sto diffondendo consapevolezza e diffondendo il messaggio, soprattutto la mia storia in generale. Come abbiamo visto con Covid, può succedere a chiunque ed è così che vedo il cancro al seno. Può succedere a chiunque. Il mio caso è solo uno dei numerosi esempi principali di questo perché penso a me stesso come una persona piuttosto sana e attiva come atleta professionista. Si tratta di rendere le persone consapevoli e realizzare che nessuno è esente dalla malattia, non importa quanto in forma pensiamo di essere. Si tratta di incoraggiare le persone a essere proattive nella loro salute e riconoscere i cambiamenti nel loro corpo e a prendere sul serio quei segni e non rimandare come fanno molti di noi o pensiamo che i sintomi potrebbero essere correlati a qualcos’altro. Per molto tempo per un paio di mesi ho pensato che i miei sintomi fossero completamente correlati a qualcos’altro. Si tratta di essere proattivi e consapevoli nell’andare dal medico e prenderti veramente cura di te stesso“.
“Mi sono resa conto di essere molto più forte di quanto pensassi di essere, soprattutto mentalmente, per affrontare e affrontare la diagnosi, passare attraverso interventi chirurgici e attraversare un periodo di tempo in cui c’era un’enorme incognita e affrontarlo. Essere in grado di rimanere davvero concentrato e presente è qualcosa che ho imparato a fare ed è qualcosa che, in passato, ho dato per scontato. Ero sempre così preoccupata per quello che sarebbe successo o per il futuro che ho dimenticato di essere nel momento con me stesso, con le persone e le esperienze. Tutta questa esperienza con il cancro mi ha davvero insegnato a essere consapevole e presente e che sono molto più forte di quanto pensassi”.
Sul ritorno in campo ad ottobre 2019 commenta: “Onestamente un po’ di incredulità. Non riesco ancora a credere di essere riuscita a tornare in un così breve periodo di tempo. Ha molto a che fare con una comunità di persone dietro di me, dagli amici e dalla famiglia al nostro club e alla lega, i miei medici e il nostro staff dell’Orlando Pride che mi aiutano ad arrivare a un posto in cui sono stato in grado di competere nell’ultima partita e tornare alla formazione così rapidamente”.
Bentornata in campo Toni!
Credit Photo: © Orlando Pride