Tra le grandi assenti di questo mondiale d’Australia e Nuova Zelanda 2023 c’è Marie-Antoinette Katoto: per la stella della nazionale francese si tratta della seconda assenza al torneo, stavolta a causa della rottura del legamento crociato anteriore con interessamento del menisco.
La bomber 24enne, originaria di Colombes (Francia), non poteva che fare la calciatrice, arrivando da una famiglia da sempre amante dello sport più seguito al mondo. Da una timida bambina è nato un lungo percorso, avviato con la primissima carriera nella squadra del suo paese; dal Colombes FFC fino al 2011 la situazione prende, poi, una bellissima svolta con la chiamata dell’accademia Saint Germain, che evidenzierà i suoi 27 goal in 26 partite e la vittoria del campionato femminile nazionale francese under 19.
Ma “MAK“, così denominata, non ha più lasciato il club (tanto da indossarne tutt’ora la maglia, oltre a giocare per la nazionale maggiore da novembre 2018), ed, anzi, ha continuato a raccogliere numerosi record, tra i quali spicca quello di miglior marcatrice della stagione 2017/2018.
Una piccola curiosità? Il cognome che porta è congolese e le è stato attribuito a norma di una legge che lo concede, in virtù della cittadinanza genitoriale.
Katoto ha prolungato recentemente col Paris Saint-Germain fino al 2025 e rientra nell’elenco delle più pagate nel mondo del calcio francese: si parla di 356.000 dollari annuali dovuti dal contratto col PSG e, secondo una stima riportata da Wikilogy, il valore aggiornato al 2023 dell’attaccante equivale a 1,5 milioni. Niente male per una ragazza ancora così giovane!
Poche al mondo hanno le sue caratteristiche: riesce ad abbinare tecnica e velocità, segue un ritmo aggressivo, quando necessario, rendendola difficilmente marcabile dalle avversarie.
“Non mi pongo molti limiti né obiettivi nella vita. Mi spingo sempre il più avanti possibile”, ha rivelato.
È forse questo l’atteggiamento che l’ha spinta ad essere una delle più forti in circolazione? Sicuramente.
Nonostante non potrà entrare in campo in queste settimane per rincorrere la Coppa del Mondo, rimarrà sempre tra i pericoli numero uno del calcio mondiale.