Il pronostico è stato rispettato a Dunedin. Con una vittoria per 2-0 sulle Filippine, la Svizzera ha iniziato la sua Coppa del Mondo femminile in modo positivo.
Ramona Bachmann ha trasformato un rigore al 45° minuto e Seraina Piubel ha segnato al 64° minuto dopo una superba corsa di Géraldine Reuteler. Forse l’unico rammarico che emerge da questa partita contro la squadra più debole del gruppo, che comprende anche Nuova Zelanda e Norvegia, è la limitatezza del punteggio. Come tutti sanno, è la differenza reti a decidere tra le squadre in caso di pareggio.
Sotto gli occhi del presidente della FIFA Gianni Infantino, tuttavia, le svizzere hanno fatto centro. Dopo un inizio un po’ fiacco, sono riusciti a sviluppare il loro calcio contro una squadra composta principalmente da doppiette nazionali, ma incapace di incidere negli ultimi trenta metri. L’unico spavento per Gaëlle Thlamann è arrivato al 16° minuto, quando Katrina Guillou ha sfondato in porta, ma il suo tiro è stato fuori bersaglio. Il gol, annullato per fuorigioco, avrebbe dovuto essere un campanello d’allarme per le svizzere. Infatti, per il resto della partita hanno dimostrato un controllo assoluto.
La prima vittoria dell’era Gings avrebbe potuto essere ottenuta più rapidamente se Ana-Maria Crnogorcevic fosse stata più efficiente nella sua finalizzazione. Fortunatamente per le svizzere, però, Ramona Bachmann è riuscita a sbloccare la situazione quando il VAR è intervenuto per assegnare il rigore definitivo per uno scontro con Coumba Sow. Il rigore è stato trasformato con freddezza per il suo 58° gol a livello internazionale.
L’attaccante del PSG e le sue compagne di squadra dovranno migliorare il loro gioco per la sfida di martedì con la Norvegia a Hamilton. Battute giovedì dalla Nuova Zelanda per 1-0, gli scandinavi sono già con le spalle al muro. Questa partita promette di essere un punto di svolta decisivo per entrambe le squadre.