Spagna e Giappone confermano le loro ambizioni e volano ai quarti di finale. Una partita eccellente quella delle iberiche che dopo la scossa ricevuta dalle nipponiche, hanno ripreso a macinare gioco e goal. Importanti cambi con l’inserimento di Laia Codina in mezzo alla difesa e Oihane Hernandez a destra, in panchina vanno Ivana Andrés e Olga Carmona. A centrocampo Alexia Putellas parte dalla panchina e davanti tridente con Esther Gonzalez che aveva ben figurato nel primo match con la veloce Salma Paralluelo e la bomber Alba Redondo, pichichi del campionato. Ma la grande protagonista è Aitana Bonmatì che sfrutta tutte le palle giocabili in area ed è sontuosa nella terza rete delle iberiche con un cambio di passo che inganna tutta la difesa svizzera. In mezzo alle sue due reti ecco l’autorete di Laia Codina che cercava un retropassaggio a Cata Coll, esordiente al mondiale, e la seconda rete di Alba Redondo di testa. Il primo tempo si chiude sul 4-1 con il goal proprio di Laia Codina che viene premiata per la sua caparbietà ed ha chances di giocare anche nei quarti di finale contro i Paesi Bassi, avversario molto ostico e finalista agli ultimi Mondiali. Nella ripresa largo ai cambi ma c’è spazio anche per la rete della numero 10 Jenni Hermoso con un bellissimo tiro a giro all’angolo alla destra del portiere elvetico. Passivo forse troppo grosso per la Svizzera ma il dominio della Spagna è stato evidente.
Il Giappone incontrava invece la Norvegia, avversario di ottimo livello. Ikeda propone un 4-3-2-1 folto in mezzo e da un cross dalla sinistra arriva il goal dell’1-0 su autorete. La Norvegia non demorde e dalla destra arriva un pallone che Guro Reiten devia in rete di testa per l’1-1 sovrastando la difesa nipponica. Nella ripresa errore in disimpegno delle scandinave e 2-1 del terzino Risa Shimizu che approfitta anche di una deviazione. Il 3-1 all’80° è opera del bomber del Mondiale, la numero 7 Hinata Miyazawa che parte sul filo del fuorigioco e fulmina il portiere norvegese in uscita. Al 90° grande parata di Ayaka Yamashita, portiere giapponese su un bel colpo di testa delle scandinave. Finisce il match con l’abbraccio tra Ada Hegerberg, finalmente in campo nella ripresa e Sami Kumagai, capitano del Giappone e neoacquisto della Roma. Un grande omaggio a due grandi del calcio femminile mondiale.
Il Giappone attende la Svezia che ieri alle 11 ha battuto gli USA.
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