La ct Milena Bertolini, ha depennato dalla lista delle 32 giocatrici azzurre che parteciperanno al Mondiale di calcio in Australia la capitana storica: Sara Gama.
La Commissaria della Nazionale, forse al suo ultimo step prima del cambio della guardia, ha lasciato tutti a bocca aperta per questa scelta sia essa di natura tecnica o se sia stata dettata da un cambio generazionale che porterebbe alla svolta azzurra. Per la calciatrice Juventina che non poteva prevedere, dopo 18 anni da titolare in squadra, questa esclusione dell’ultimo minuto l’amarezza e molta e suoi propri canali social dichiara: “Dopo essere stata preconvocata e aver svolto la preparazione fisica ricevuta, al pari delle mie compagne, dallo staff della Nazionale per mantenere la condizione ottimale che avevo raggiunto negli ultimi sei mesi di lavoro con il mio club, ho appreso soltanto tre giorni fa che non farò parte della rosa che partirà per il Mondiale in Australia e Nuova Zelanda.
Nutro da sempre grande rispetto dei ruoli e, da professionista, accetto la scelta della Commissaria Tecnica, nonostante l’amarezza di queste ore difficili per le modalità e i tempi con cui questa decisione mi è stata comunicata”.
Prosegue Sara: “Ho dato tutto nei diciotto anni passati in Nazionale, da quando ho indossato per la prima volta la casacca azzurra nel 2005, con l’Under 17 prima e, dal 2006, con la Nazionale maggiore.
Ho passato da capitana momenti di grande gioia come la vittoria dell’Europeo Under 19 nel 2008, il ritorno al Mondiale dopo 20 anni nel 2019, questa storica seconda qualificazione consecutiva alla massima competizione. Non mi sono mai tirata indietro, nemmeno di fronte ai problemi fisici che avrebbero potuto scoraggiarmi, come quelli che purtroppo mi hanno condizionato all’ultimo Europeo. Ho sempre cercato di essere un esempio, di trasmettere la professionalità, l’entusiasmo e l’orgoglio necessari per rappresentare nel miglior modo possibile la Nazionale Italiana, lavorando dentro e fuori dal campo per tenere unito il gruppo e continuare a crescere insieme. Ho lottato assieme alle mie compagne e a chiunque ci abbia supportato in questi anni per cercare di vedere riconosciuti uguali diritti e dignità all’intero movimento calcistico femminile nel nostro Paese.
Con questo bagaglio e con questo spirito, mettendomi completamente a disposizione della CT e della squadra, mi sono preparata per poter dare il mio ultimo contributo da capitana alla Nazionale. Purtroppo, non sarà possibile.
Resto comunque orgogliosa del percorso di crescita e dei risultati raggiunti dentro e fuori dal campo e continuerò a spendermi in prima persona per il bene di questa maglia e dello sport a cui ho dedicato tutta me stessa.
Assieme ai vertici federali, che ringrazio per gli attestati di stima e di rispetto ricevuti, rifletteremo nell’interesse esclusivo della Nazionale Azzurra sull’idea di far parte della spedizione, in modalità e vesti differenti e da definire. Certamente continueremo a lavorare insieme per la crescita del nostro movimento.
E come sempre il più grande in bocca al lupo alle mie compagne, specialmente a quelle che mi hanno accompagnato nei tratti più lunghi di questo viaggio, in cui abbiamo scritto la storia di questo sport”.
Parole dure, a tratti amari che esprimono tutta la fatica ed il duro lavoro che Sara ha fatto per questo movimento, ma nello stesso tempo si evidenzia il rispetto dei ruoli e la consapevolezza che dopo una carriera ai massimi livelli è giusto dare spazio a compagne più giovani per il rinnovo di questa squadra.