La nazionale spagnola, per la primissima volta in un mondiale femminile, vola in semifinale: è questa la notizia di oggi. Presso il Wellington Regional Stadium in Nuova Zelanda, la vittoria per 2-1 che ha buttato giù l’Olanda (rimasta imbattuta nelle precedenti competizioni), in pareggio nel recupero della prima frazione di gioco.
668 i passaggi effettuati dalla formazione spagnola, considerando i tempi supplementari; altro dato che evidenzia la prestazione positiva di una nazionale che ha dominato.
Le Rojas devono questo trionfo a Salma Paralluelo, autrice della rete della vittoria al 111′: la più giovane tra le marcatrici (soli 19 anni), che ha sicuramente fatto la differenza, può considerarsi la migliore in campo.
Considerazione positiva anche per Mariona, che, dopo aver fatto il proprio lavoro (è stata lei a trovare il vantaggio) ha lasciato lo spazio ad Alexia Putellas: sufficienza per quest’ultima che non si è mostrata come d’abitudine, facendo fatica a mettere una pezza sui piccoli errori in fase di passaggio. Peccato anche per la troppa foga iberica in fase iniziale, che ha portato il primo cartellino giallo ad Hernández, ora diffidata e costretta a saltare la prossima gara.
Dall’altra parte il top gara rappresentato da Van der Gragt, che ha tenuto testa fino all’ultimo secondo di gioco, rimettendo in sesto il risultato in un momento di speranza ormai invisibile per le atlete arancio. Tanto fisico e grinta per la numero 3, che ha dimostrato grande versatilità considerando il ruolo di difensore che ricopre. Leggerissimo flop, però, di van Domselaar, nel secondo tempo: calo in parata, forse normale, dopo ben 12 blocchi durante il primo! Difesa dei pali un po’ faticata (e ci sta, considerando il pressing spagnolo), con qualche uscita in ritardo.
La nazionale olandese era indubbiamente in grado di arrivare alla vittoria, peccato per il poco tempo a disposizione dopo la rimonta opposta.