Il 29 giugno del 2000 Francesco Totti si travestiva da Vincent van Gogh e mostrava agli inventori del Calcio Totale che si può dipingere anche con i piedi, mettendo a sedere con un morbido ‘cucchiaio’ i 197 centimetri di Edwin van der Sar e trascinando l’Italia alla finale di un Campionato Europeo che poi avrebbe avuto un sapore amaro. Diciannove anni più tardi Italia e Olanda si ritrovano da avversarie in una sfida declinata al femminile che vale un altro pezzo di storia del calcio: vincendo le Azzurre raggiungerebbero infatti per la prima volta la semifinale di un Mondiale, un traguardo quasi inimmaginabile alla vigilia e che schiuderebbe probabilmente anche le porte ai Giochi Olimpici di Tokyo, a cui accederanno le tre migliori nazionali europee del torneo iridato.
Sarà ancora una volta lo ‘Stade du Hainaut’ di Valenciennes, già teatro delle gare del girone con Australia e Brasile e tutto esaurito per l’occasione (in tribuna sono attesi il presidente FIFA Infantino, il presidente della FIGC Gravina e il dg Brunelli), ad ospitare domani (ore 15 – diretta su Rai 1, Sky Sport Mondiali, Radio Rai e RTL 102.5) il Quarto di finale tra l’Italia di Milena Bertolini e l’Olanda di Sarina Wiegman, un match che per le agenzie di scommesse vede favorite le campionesse d’Europa in carica, ottave nel ranking FIFA e sempre vittoriose qui in Francia: ai successi nel girone con Nuova Zelanda (1-0), Camerun (3-1) e Canada (2-1), ha fatto seguito il 2-1 sul Giappone in un Ottavo di finale equilibrato, deciso da una doppietta di Lieke Martens, non al meglio della condizione e in forte dubbio per la gara di domani.
L’attaccante del Barcellona è una delle stelle della nazionale olandese insieme a Vivianne Miedema, che nel novembre 2014 a Verona realizzò i due gol che costarono all’Italia il pass per il Mondiale canadese: “Servirà la partita perfetta – avverte in conferenza stampa Milena Bertolini – dovremo sbagliare il meno possibile, saper soffrire, essere pragmatiche e alzare il livello di concentrazione. L’Olanda, indipendentemente dalla presenza o meno di Martens, ha tutte giocatrici forti. Ho sempre fiducia in queste ragazze, che stanno dimostrando un grande valore. Sono consapevole che incontriamo un’avversaria molto forte, ma direi che è normale visto che siamo ai Quarti di un Mondiale”.
A Valenciennes domani è prevista una temperatura di oltre 30 gradi, un’atmosfera ancora più bollente per via della solita invasione di tifosi Oranje: “E’ un po’ strano che questa partita si giochi alle tre di pomeriggio – il pensiero della Ct – per una questione di buon senso sarebbe stato più giusto farla disputare alle nove di sera. Il caldo si farà sentire per entrambe le squadre, dispiace soprattutto perché ne andrà un po’ a scapito dello spettacolo. Sugli spalti ci saranno tante italiane e italiani, loro saranno in superiorità, ma è normale: hanno più di 100 mila tesserate e hanno vinto un Europeo creando un forte attaccamento nei confronti della nazionale. Credo che saremo in minoranza, ma come sempre ci faremo sentire. Sapere che tante persone ci guardano mette un po’ di pressione, è vero, ma è di grande aiuto per le ragazze e credo le renda ancora più orgogliose di quello che stanno facendo”.
Dopo la giornata di riposo concessa ieri, questa mattina la squadra ha svolto l’allenamento di rifinitura, una seduta in cui le Azzurre hanno provato anche i calci di rigore: “Le ragazze hanno avuto una giornata completa di libertà per ricaricarsi fisicamente e mentalmente: sono stanche, ma ho uno staff molto preparato e competente che da due mesi sta lavorando per cercare di fare in modo che le ragazze possano stare bene e recuperare al meglio”. L’Olanda, come l’Italia, punta su un calcio propositivo: “Se entrambe riusciremo a fare possesso palla – sottolinea la Ct azzurra – uscirà fuori una bella partita”. Delle otto nazionali che hanno raggiunto i Quarti di finale, cinque (Italia, Olanda, Francia, Svezia, Usa) sono guidate da Ct donne. “Mi fa molto piacere che le allenatrici siano di più rispetto agli altri Mondiali, hanno tante competenze e tanto da dare al movimento”.
Come sempre seduta in conferenza stampa accanto alla Ct c’è Sara Gama, una delle quattro diffidate dell’Italia insieme a Bartoli, Cernoia e Girelli: “Giochiamo contro delle grandi attaccanti, hanno fantasia e velocità: Miedema ha 22 anni ed è una giocatrice completa. Noi dobbiamo pensare a noi stesse e a mantenere il nostro gioco”.
Se per la capitana azzurra i tempi per il professionismo sono maturi (“dopo il Mondiale bisogna dare un segnale, oggi va messo un punto fermo per domani”), il clima rovente di Valenciennes non deve rappresentare un alibi: “Diciamo che a Montpellier ci siamo abituate al caldo, abbiamo fatto rodaggio”. E le ‘Ragazze Mondiali’ si sono ormai abituate anche al sostegno da parte dei tifosi: “Per noi il pubblico è un valore aggiunto, quando senti tutto questo affetto hai solo voglia di ricambiarlo e non deludere. Ci sono diversi pullman in arrivo dall’Italia di tifose e tifosi scatenati. I nostri sono pochi, ma fanno un gran casino”.
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