Nella conferenza stampa odierna anche Cristiana Girelli invita a non sottovalutare la Giamaica: “Dopo la vittoria con l’Australia c’è stata un’ondata di entusiasmo, è stata una grande impresa, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo restare con i piedi per terra, la Giamaica è una squadra molto tosta, ma sappiamo che vincere vorrebbe dire passaggio del turno assicurato”. Si definisce ‘allegra’ e ‘solare’ Cristiana, che con l’Australia ha potuto contare sull’affetto di tutti i suoi cari: “Allo stadio c’erano i miei genitori, mia sorella, mia nipote e mio cognato. Incrociare i loro sguardi e vederli cantare l’inno in tribuna è stato emozionante. Speriamo di andare avanti, così mi raggiungeranno ancora”.

Sempre generosa in campo, Cristiana non è il tipo di calciatrice che vive solo per il gol: “Credo che nel calcio moderno un attaccante debba essere utile alla squadra, a volte mi accusano di correre troppo. Con l’Australia nel primo tempo eravamo un po’ impaurite anche per l’emozione dell’esordio, nella ripresa ci siamo dette di avere più coraggio. Ho arretrato un po’ il mio raggio d’azione, ho fatto una partita di sacrificio”. Dopo il successo sull’Australia si è esibita con le compagne nella ‘Macarena’: “Una musica di vent’anni fa, ci piacciono i revival: ti uniscono e di danno la giusta grinta prima di scendere in campo”. E in campo non c’è bisogno di nascondere la propria femminilità: “Mi piace curare il look, siamo donne e tante di noi si truccano prima di giocare. Non ci vedo nulla di male”.