L’Italia conclude un ottimo mondiale finendo con la porta battuta solo 4 volte: 2 gol su rigore (tra l’altro uno inesistente col Brasile) e 2 da calcio piazzato. Nessuna rete subita su azione. La mancanza di attenzione sui calci piazzati è forse uno dei pochi difetti emersi, di contro la nostra nazionale ha dimostrato di poter entrare a far parte dell’élite mondiale. Un giudizio complessivamente positivo su tutta la spedizione azzurra a Francia 2019. Di seguito la valutazione del mondiale delle nostre meravigliose protagoniste:
Laura Giuliani (Juventus): Si presenta molto bene al mondiale disputando una gara sopra le righe all’esordio con l’Australia quando riesce quasi a fermare il rigore di Kerr. Prestazione non ripetuta contro la Giamaica dove è apparsa a volte distratta, con qualche incertezza di troppo. Inanella però due grandi partite con Brasile e Cina. Arriva ai quarti con l’Olanda con solo due reti subite ed entrambe su rigore. Più che sufficiente anche la sua gara con l’Olanda nonostante i due gol subiti. Un portiere che sa stare in porta e sicura nelle uscite, forse il suo unico difetto e il rinvio coi piedi. Affidabile. 7.
Alia Guagni (Fiorentina Women’s): giocatrice tra le più affidabili e costanti del nostro campionato, non per niente è stata eletta calciatrice dell’anno nelle ultime due stagioni. Anche in azzurro, come in viola, ha un rendimento costante verso l’alto. Forse andrebbe impiegata un po’ più avanti dove sulla sua fascia può diventare devastante con la sua velocità. Altamente costante. 7,5.
Sara Gama (Juventus): un mondiale non all’altezza delle aspettative: è apparsa il più delle volte stranamente nervosa e ha mostrato buone cose alternate a cose meno buone. Ha giocato spesso con tanta grinta e altrettanta imprecisione. Alterna. 6,5.
Elena Linari (Atletico Madrid): difensore brava di testa e dai piedi buoni. Ha dimostrato di essere tra le migliori e più affidabili azzurre. L’esperienza di Madrid l’ha resa ancora più forte e grazie alla sua giovane età il futuro è suo. Sempre concentrata. 7,5.
Elisa Bartoli (AS Roma): il suo mondiale inizia in panchina ma entrata al 46’ al posto di Aurora Galli ha dimostrato che la titolare difensiva esterna è lei. Solito muro in difesa, giocatrice veloce e grintosa che mette l’anima in tutte le partite che gioca. Con l’Olanda si è infortunata e, sarà un caso, nel secondo tempo mancando lei l’Olanda ci ha trafitto due volte. Invalicabile. 7,5.
Valentina Bergamaschi (Milan): giocatrice generosa e di rendimento ma è apparsa lontana dalla migliore Bergamaschi apprezzata prima del suo infortunio: le due occasioni da gol avute forse ‘lei’ non le avrebbe fallite. Ha lo strano record, in questo mondiale, di non aver giocato mai 90 minuti nelle sue 5 presenze. Lottatrice. 6,5.
Aurora Galli (Juventus): sembra dare il meglio di sé da subentrata, come è successo contro la Giamaica e la Cina. Senza queste due performance il suo non sarebbe stato un mondiale indimenticabile come invece è diventato. Lunatica. 7.
Manuela Giugliano (Milan): calciatrice dai piedi buoni e capace di precisi lanci e grandi geometrie. E’ giovanissima e può crescere ancora tanto, sopra le righe due gare su cinque. Geometrica. 7.
Valentina Cernoia (Juventus): inizia benissimo il mondiale risultando una delle migliori azzurre nella partita iniziale con l’Australia. Le sue prestazioni però risultano calanti nelle successive gare per finire con l’opaca prestazione contro l’Olanda. Calante. 6,5.
Cristiana Girelli (Juventus): un mondiale molto al di sotto del suo standard, a parte la tripletta contro la Giamaica. E’ apparso fin dalla partita con l’Australia che non era in campo la migliore Girelli e così è successo anche nelle successive gare, a parte la fortunata eccezione menzionata con la Giamaica. Il picco negativo è avvenuto nel primo tempo con la Cina quando viene sostituita da Galli e il suo mondiale termina lì. Non c’è riprova di cosa avrebbe potuto fare contro l’Olanda. Appannata. 6.
Barbara Bonansea (Juventus): inizia il mondiale col botto con una travolgente gara contro le australiane. Purtroppo accade quello che è successo anche alla sua compagna di club Cernoia il suo mondiale continua in calando. Una calciatrice dal talento sopraffino a cui manca però la continuità, beh se l’avesse sarebbe sicuramente tra i mostri sacri del calcio internazionale. Discontinua. 7.
Valentina Giacinti (Milan): minutaggio scarso nella fase di qualificazione, anche se presente in tutte e tre le gare con la sua vivacità, il suo esploit avviene contro la Cina con gol e gara da incorniciare. La partita con l’Olanda la riporta coi piedi per terra. Imprevedibile. 7.
Ilaria Mauro (Fiorentina Women’s): sul talento di Ilaria non si discute ma il minutaggio concessole nell’intero mondiale è così scarso che risulta difficile parlare del suo rendimento. Ingiudicabile. S.V.
Daniela Sabatino (Milan): vale quanto detto per Ilaria Mauro, poco il tempo giocato per un giudizio sul suo mondiale. Ingiudicabile. S.V.
Lisa Boattin (Juventus): tre solo parziali apparizioni, troppo poco per esprimere un giudizio. Ingiudicabile. S.V.
Martina Rosucci (Juventus): gioca in tutto il mondiale una ventina di minuti scarsi. Ingiudicabile. S.V.
Annamaria Serturini (Roma): gioca in tutto il mondiale una ventina di minuti scarsi. Ingiudicabile. S.V.
CT Milena Bertolini: Con lei nella veste di CT, dopo Cabrini, le cose per la nazionale azzurra sono migliorate e tantissimo. Il suo mondiale è da considerarsi sicuramente positivo anche se qualche scelta si è dimostrata discutibile: il CT è rimasto molto legato, forse troppo, alle ragazze che allenava nel Brescia. La partita con le olandesi ha mostrato chiaramente i limiti del gioco azzurro quando viene a mancare l’estro, in questo gruppo un elemento talentuoso come Tatiana Bonetti, lasciata stranamente a casa, avrebbe fatto molto comodo. Più che sufficiente. 6,5.