Lo scorso settembre ha rappresentato un crocevia importante per il calcio femminile africano. La Federcalcio continentale ha deciso di introdurre nel sistema la nuova Women’s Champions League africana. L’intento è quello di far giocare più partite possibili alle interpreti locali ed è un processo che stanno portando avanti diversi campionati nazionali. Ora però è il momento di concentrarsi sulla prima storica competizione continentale.
Tre giorni fa, la CAF ha dato il via al bando per l’hosting della prima Women’s Champions League. In una nota ufficiale, la massima organizzazione calcistica africana ha reso noto anche il format della competizione. “La competizione Total Caf Women’s Champions League 2021 sarà organizzata durante il periodo di ottobre, novembre o dicembre di ogni anno. Sette squadre si qualificheranno alla fase finale del torneo attraverso le qualificazioni organizzate dai sindacati zonali oltre al club campione del paese ospitante che ottiene la qualificazione automatica”.
In tutto ciò, la Federcalcio ha stipulato le regole con le quali presentare l’offerta per ospitare il torneo. “Le Associazioni Nazionali sono tenute a presentare le loro offerte contenenti gli stadi (sono necessari almeno due stadi) e le strutture di allenamento (quattro siti di allenamento almeno), i piani di alloggio (che possono ospitare le otto squadre), oltre alla garanzia ufficiale del governo”. Il Paese ospitante verrà ufficializzato il 31 marzo 2021, termine ultimo per presentare la documentazione necessaria. In pole position appare il Sudafrica che già aveva espresso l’interesse di ospitare CWCL. Non sarebbe la prima volta che la nazione repubblicana accoglie una competizione femminile internazionale: per tre volte la Coppa della Nazioni Africane è stata giocata in Sudafrica. Non da meno le candidature della Nigeria e della Guinea Equatoriale.