In America Latina, uno degli sport più popolari è il calcio, poiché è uno dei più praticati e seguito in tutto il continente. Non è un caso che lo sia anche in Colombia, in quanto è lo sport preferito sia dai bambini che dagli adulti. La loro pratica è così radicata nella cultura, che i tornei intercollegiali, i campionati amatoriali e altre attività che coinvolgono il calcio in quasi tutti gli ambienti, lo dimostrano.

Parlando di comunicazione sportiva, invece, la situazione non è diversa. I media dedicano buona parte del loro tempo a parlare dei loro atleti. Le persone seguono da vicino i tornei nazionali ed internazionali e, in generale, nel Paese si respira il calcio in ogni angolo. Secondo un sondaggio del Piano decennale di calcio del Ministero dell’Interno, con validità dal 2014 al 2024, questo sport è di massima importanza per l’identità nazionale, per la convivenza e per il capitale sociale del Paese. Secondo i dati di questo stesso documento, il 94 % degli intervistati ritiene che il calcio sia importante perché, secondo la maggioranza, tiene i giovani lontani dal vizio e dalla violenza, oltre ad essere un agente trasformativo ed un’opportunità per questa stessa popolazione. Finora si è vista l’importanza di questa passione che è il calcio nella costruzione dell’identità di un Paese, ma è tempo di parlare dell’aspetto più importante degli ultimi anni: l’inclusione delle donne in questi spazi.

Sebbene da molto tempo questo sport è considerato esclusivamente maschile, fortunatamente per Le nuove generazioni, questa passione non è più solo una questione di uomini. Questa corrispondenza si riflette nel sondaggio sopracitato, in cui il 70% delle donne tra i 18 ed i 24 anni lo giocano a scuola ed, evidentemente, sono seguaci di questo sport. La storia del calcio femminile in Colombia si è iniziata a scrivere solamente in tempi molto recenti. Nel 2016, si è iniziato a pensare alla prima Women’s Professional League in Colombia. Arrivata anche grazie alla grande prestazione delle giocatrici nel Mondiale femminile in Canada nel 2015. Va chiarito che in questo lungo cammino verso la professionalizzazione del calcio, esisteva già in Colombia un campionato del calcio in rosa, dal momento che le squadre femminili facevano parte della Divisione Dilettanti della Calcio colombiano (Difutbol).

Nell’anno 2017, prima di ogni previsione e grazie al grande lavoro delle donne in questo sport, la Professional Women’s League del Paese è stata finalmente creata, esattamente il 17 febbraio. Lo stesso giorno, Deportivo Pasto e Cortuluá hanno giocato la prima partita nella storia della Lega ed hanno tagliato il nastro inaugurale. Questa prima stagione di campionato è stata un clamoroso successo: l’accoglienza del  pubblico è stato abbastanza favorevole, tanto che il match finale tra Santafé ed Atlético Huila giocato il 24 giugno 2017, ha ottenuto un record nazionale di presenze per un campionato di calcio femminile, grazie ai 33.327 spettatori secondo Dimayor. Nelle stagioni successive era previsto un successo simile a quello del secondo semestre del 2017, e così è stato in un certo modo.

L’anno successivo, la squadra vincente della seconda edizione è stata l’Atlético Huila, squadra vincitrice anche della Copa Libertadores Femenina. Facendo ciò, è diventata la prima squadra colombiana a conquistare questo titolo.

Per l’anno 2019, il torneo non è iniziato con buone intenzioni. La Federazione Colombiana decise che la stagione non si sarebbe svolta a causa di accuse di molestie sessuali nella Selezione U17. Tuttavia, e nonostante queste brutte notizie, la stagione è stata effettuata con la partecipazione di 20 squadre e ha confermato l’America de Cali come campionesse. Dal 2019 è regolamento che una squadra maschile che partecipa a tornei di CONMEBOL debba avere una squadra femminile affiliata. Ciò significa che qualsiasi istituzione che intende giocare la Copa Libertadores o Sudamericana per gli uomini, deve avere un roster femminile. Quest’anno, a causa delle misure per contenere la pandemia di coronavirus, il Dimayor aveva deciso di sospendere temporaneamente tutti i suoi campionati.

Ora è il momento di dare spazio alla nuova stagione della Dimayor Liga Femenina. La quarta edizione del campionato vedrà scendere in campo le squadre per la prima giornata nei prossimi giorni. La prima fase del torneo durerà dal 17 ottobre al 13 dicembre. In totale, saranno 18 i club effettivi di diverse regioni del paese, ma per ora solo 13 hanno confermato la loro presenza.

Passando al capitolo nazionale, la selezione colombiana fa parte delle 40 migliori squadre femminili del mondo e, anche senza campionato professionista nel Paese, è riuscita ad arrivare nel secondo posto della Copa América in due occasioni, 2010 e 2014, e diventando campionesse ai Giochi Bolivariani sia con la nazionale maggiore che con l’U20.

Come accennato all’inizio di questo articolo, il calcio in Colombia fa parte della cultura e dell’identità del Paese. Nonostante ciò, gli scenari per il calcio maschile e per quello femminile non sono uguali. Sebbene i cambiamenti sociali e un aumento di supporto  verso le giocatrici siano stati sostanziali, strutturalmente è ancora considerato come uno spazio esclusivamente per gli uomini. Senza dubbio, la creazione della Lega ed i buoni risultati che ne derivarono, sono stati un grande passo nell’inclusione e nel riconoscimento delle donne nelle altre discipline e negli spazi in cui prevalevano gli uomini.

La creazione e lo sviluppo del campionato può essere un fattore determinante, poiché le giocatrici stanno creando rappresentazioni importanti di genere nella pratica del calcio, non solo all’interno, ma anche all’esterno del Paese. C’è ancora molto da sviluppare, vivere e creare e il duro lavoro che hanno fatto per anni queste donne daranno loro il posto che le spetta.

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In Latin America, one of the most popular sports is football, as it is one of the most practiced and followed across the continent. It is no coincidence that it is also in Colombia, as it is the favorite sport for both children and adults. Their practice is so ingrained in culture, that intercollegiate tournaments, amateur leagues and other activities involving football in almost any environment prove it.

Speaking of sports comunication, however, the situation is no different. The media spend a lot of their time talking about their athletes. People closely follow national and international tournaments and, in general, football is in every corner of the country. According to a survey of the Ten-Year Football Plan of the Ministry of the Interior, valid from 2014 to 2024, this sport is of utmost importance for the national identity, for coexistence and for the social capital of the country. According to the data in this same document, 94% of the interviewees believe that football is important because, according to the majority, it keeps young people away from vice and violence, as well as being a transformative agent and an opportunity for this same population. So far we have seen the importance of this passion which is football in building the identity of a country, but it is time to talk about the most important aspect of recent years: the inclusion of women in these spaces.

Although for a long time this sport has been considered exclusively male, fortunately for the new generations, this passion is no longer just a matter of men. This correspondence is reflected in the aforementioned survey, in which 70% of women between 18 and 24 play it at school and, evidently, are followers of the sport. The history of women’s football in Colombia has only begun to be written in very recent times. In 2016, the first Women’s Professional League in Colombia began to be thought of. It also arrived thanks to the great performance of the players in the Women’s World Cup in Canada in 2015. It should be clarified that in this long path towards the professionalization of football, a pink football championship already existed in Colombia, since the women’s teams were part of the Division Amateurs of Colombian Football (Difutbol).

In the year 2017, before all predictions and thanks to the great work of women in this sport, the Professional Women’s League of the country was finally created, exactly on February 17th. On the same day, Deportivo Pasto and Cortuluá played the first game in the history of the League and cut the inaugural ribbon. This first season of the league was a resounding success: the reception of the public was quite favorable, so much so that the final match between Santafé and Atlético Huila played on June 24, 2017, achieved a national record of attendance for a women’s football championship. , thanks to the 33,327 spectators according to Dimayor. In subsequent seasons, a similar success to the second half of 2017 was expected, and so it was in a way.

The following year, the winning team of the second edition was Atlético Huila, who also won the Copa Libertadores Femenina. In doing so, they became the first Colombian team to achieve this title.

For the year 2019, the tournament didn’t start with good intentions. The Colombian Federation decided that the season would not take place due to allegations of sexual harassment in the U17 Selection. However, despite this bad news, the season was played with the participation of 20 teams and confirmed America de Cali as champions. Since 2019 it is a regulation that a men’s team participating in CONMEBOL tournaments must have an affiliated women’s team. This means that any institution that intends to play Copa Libertadores or Sudamericana for men must have a female roster. This year, due to measures to contain the coronavirus pandemic, Dimayor had decided to temporarily suspend all of its leagues.

Now is the time to give space to the new season of Dimayor Liga Femenina. The fourth edition of the championship will see the teams take to the field for the first day in the coming days. The first phase of the tournament will last from October 17th to December 13th. In total, there will be 18 effective clubs from different regions of the country, but for now only 13 have confirmed their presence.

Moving on to the national chapter, the Colmbian National Team is part of the 40 best women’s teams in the world and, even without a professional championship in the country, managed to arrive in second place in the Copa América on two occasions, 2010 and 2014, and becoming champions at the Bolivarian Games with both the major selection and the U20.

As mentioned at the beginning of this article, football in Colombia is part of the culture and identity of the country. Despite this, the scenarios for men’s and women’s football are not the same. Although social changes and an increase in support for female players have been substantial, structurally it is still regarded as a space exclusively for men. Undoubtedly, the creation of the League and the good results that came with it were a big step in the inclusion and recognition of women in other disciplines and in the spaces where men prevailed.

The creation and development of the league can be a determining factor, as female players are creating important gender representations in football practice, not only inside but also outside the country. There is still a lot to develop, live and create and the hard work these women have been doing for years will give them the place they deserve.