Su invito dell’Associazione Svizzera di Football, una squadra di giovani calciatrici ucraine provenienti dalla città di Kharkiv, colpita dalla guerra, ha seguito dal vivo alla Stockhorn Arena di Thun la partita di qualificazione alla Coppa del Mondo femminile tra Svizzera e Italia. La visita delle calciatrici Under 21 del Persha Stalizya può essere considerata come parte del progetto “together” dell’ASF.
La più antica squadra giovanile femminile dei Campioni ucraini WFK Zhytlobud -1 Kharkiv ha lasciato il paese doppo lo scoppio della guerra, come migliaia di altre persone, in direzione dell’Europa occidentale. La squadra è in Svizzera da circa tre settimane e si allena ogni mattina con l’allenatrice Anna Pokus nelle strutture della FIFA a Zurigo. La maggior parte delle giocatrici sono sole in Svizzera, alcune sono accompagnate da membri della loro famiglia.
La qualificazione per la Coppa del Mondo a Thun è stata un gradito cambiamento rispetto all’allenamento quotidiano a Zurigo e alle notizie dal paese d’origine della squadra. Ecco perché l’invito alla partita è stato un gesto naturale. Le giocatrici hanno preso parte al record di spettatori per una partita internazionale femminile in Svizzera. “Donne, uomini, bambini, calciatori e calciatrici dell’Ucraina sono i benvenuti all’ASF. Vogliamo offrire a tutti loro l’opportunità di sperimentare e vivere attraverso lo sport, la gioia, la solidarietà, il rispetto e l’appartenenza”, dice Dominique Blanc, Presidente Centrale dell’ASF.
Una parte della vendita dei biglietti delle due partite casalinghe della Nazionale maschile (contro il Kosovo) e della Nazionale femminile (contro l’Italia) sarà devoluta al progetto “together”, che si impegna per l’integrazione dei rifugiati nei club ASF.