La 36a edizione della Damallsvenskan giunge al termine dopo 10 lunghissimi mesi, caratterizzati da una lotta scudetto decisa da una sola rete di differenza e da due spareggi salvezza. Con la certificazione della permanenza del Brommapojkarna, e le promozioni di AIK Solna e Trelleborgs, possiamo dare i voti riassumendo quella che è stata una stagione incredibile.
HAMMARBY 10: per le Biancoverdi è stata la stagione dei sogni. Svenska Cupen conquistata dopo 28 anni, campionato assente in bacheca dal 1985 (vinto per una rete di differenza) e infine vittoria anche nel campionato U19. E per la prossima stagione, buone possibilità di disputare i gironi di Champions League grazie all’accesso al Percorso Campioni.
HÄCKEN 5: se aver perso lo scudetto per una rete soltanto può essere una valida giustificazione, non si può dire altrettanto per aver sprecato un vantaggio di ben 7 punti sulle rivali alla ripresa del torneo. Eppure, sembrava che tutto fosse apparecchiato per lo scudetto delle Giallonere, che invece hanno fatto di tutto per perderlo. Decisivi i primi 23 minuti dello scontro diretto, in cui sono state in balìa dell’Hammarby.
LINKÖPING 7,5: le Rosablå si confermano al terzo posto, dando la sensazione di essere in crescita e non troppo distanti dai fasti del biennio 2016-17. Ottimi segnali aver chiuso con il miglior attacco, e piazzato tre giocatrici nei primi quattro posti della classifica marcatori.
PITEÅ 7: a lungo in lotta per la Champions, le Vit Röd hanno di fatto ceduto il terzo posto a settembre con la sconfitta per 4-2 contro il Kristianstads. Mantenere la pressione sul Linköping è stato positivo, ma le avversarie non hanno mai mollato. Una squadra da osservare la prossima stagione.
VITTSJÖ 7: gran conferma l’essere passare da lottare per la salvezza a lottare per l’Europa in questi 12 anni di permanenza, con tanto di investimenti sia nello stadio sia nella squadra di atletica. L’aumentare dei costi però, ha obbligato la società ad aprire un crowdfunding per risanare un debito da 87000€. Pur essendo riuscite a raccogliere più della metà dei fondi, l’iscrizione al prossimo campionato è attualmente in bilico.
KRISTIANSTADS 7: l’acuto finale di un ciclo giunto ormai alla sua conclusione è rappresentato dal 2-1 sul campo dell’Hammarby, che ha rischiato di spostare gli equilibri scudetto proprio a poche giornate dal termine. Dopo 15 anni, si conclude la storia con Elisabet Gunnarsdóttir, che lascia l’incarico di allenatrice dopo aver contrassegnato un’epoca. Per il 2024, si ripartirà da zero.
ROSENGÅRD 5: le campionesse in carica hanno avuto una stagione contrassegnata da alti e bassi. Dopo un pessimo avvio (culminato con l’esonero di Slegers), le Blù sono poi cresciute sino a tornare in lotta per la Champions. Lo 0-0 con l’Häcken di settembre però, è stato l’ultimo sussulto degno di nota di una stagione non all’altezza.
VÄXJÖ 7: da neopromosse, una buonissima stagione, condita da diversi risultati di rilievo negli scontri diretti. Giusto per tirare le orecchie, qualche goleada di troppo con le big del campionato, ma d’altronde i rapporti di forza sono differenti.
NORRKÖPING 6,5: l’altra neopromossa gioca un campionato nella norma, senza eccedere nei risultati né positivi né tantomeno negativi. Il momento più alto? Aver attirato ben 8124 spettatori nel derby dell’Östgota con il Linköping, terminato 0-0.
ÖREBRO 5,5: una posizione persa rispetto alla passata stagione, ma quello che spaventa è il divario dei punti. Se l’anno scorso le Rosse avevano conquistato 38 punti, quest’anno si sono fermate a 24. Un grande passo indietro nonostante aver rispettato i pronostici.
DJURGÅRDEN 5,5: rispetto alla passata edizione, 2 punti e una posizione in meno. Tra i momenti degni di nota, i due derby con l’Hammarby, persi entrambi di misura con un pelo di sfortuna. Decisamente negativo aver chiuso il campionato con un pesante 0-4 conquistato con l’Uppsala. Bisognerebbe combattere anche quando non c’è più nulla in palio.
BROMMAPOJKARNA 6: la salvezza, per la seconda stagione consecutiva, è passata per i playout, con l’Alingsås (terzo in Elittetan) che si è sciolto al ritorno dopo lo 0-0 della gara di andata. Se le Rossonere vorranno mantenere la categoria, dovranno iniziare a potenziarsi seriamente, senza sperare di essere nettamente più forti della 3a classificata della Seconda Divisione.
UPPSALA 5,5: vincere 4-0 all’ultima giornata e non riuscire ad agguantare i playout per un misero punto, è certo difficile da accettare. La squadra ha lottato con le unghie e con i denti fino all’ultimo per evitare la retrocessione diretta, ma la differenza l’hanno fatta i dettagli e il calendario.
KALMAR 0: difficile commentare la stagione del Kalmar. 0 vittorie, 3 pareggi e 23 sconfitte, condite da 10 gol fatti e 106 subiti, oltre a diversi record negativi. L’1-15 con il Linköping, incassato a retrocessione già avvenuta, è stato il simbolo di una stagione nata all’insegna della salvezza relativamente tranquilla conquistata un anno fa. Le colpe sono da distribuire agli errori del gruppo squadra, ma visto il divario è palese che la formazione allestita non fosse minimamente pronta alla categoria. La società dovrà dare delle spiegazioni.