Il Gruppo di lavoro per la spinta al ritorno allo sport (GTID) si riunirà lunedì per definire il protocollo per la ripresa dello sport in Spagna. Infatti ad eccezione de LaLiga, Smartbank Liga e Liga ACB (calcio e basket) gli altri campionati non hanno il protocollo sanitario per riprendere le competizioni.
Nella riunione saranno coinvolte le Federazioni (ADESP), il Comitato Olimpico Spagnolo, la RFEF, laLiga, ACB e le federazioni del motociclismo, automobilismo e sport di inverno. Ci sarà un protocollo generale e poi ogni federazione distinguerà a seconda delle proprie necessità, come ad esempio la differenza nelle regole di prevenzione dai contagi da adottare tra futplaya e calcio a 5. Ancora una volta i problemi riguardano i costi dei tamponi e dei test sierologici per far riprendere le competizioni. Il Comitato Superiore dello Sport è disposto a destinare una quota per quanto riguarda le sue competenze e segnala che potrebbe esserci un ritorno negli stadi e nei palazzetti in alcune Comunidades (Regioni ndr). La Presidentessa del Consiglio Superiore dello Sport, Irene Lozano, ha segnalato la necessità di una maggiore uguaglianza per far riprendere calcio e basket femminile, segnalati di interesse nazionale anche dal Governo spagnolo.
Intanto i club cercano di trovare un accordo per iniziare la stagione il 4 o l’11 ottobre. Tutte le squadre si stanno allenando ad eccezione del Rayo Vallecano che è in attesa del protocollo per riprendere le attività agonistiche. L’ACFF spinge per l’accordo per forzare la RFEF ad anticipare l’inizio previsto per il 18 ottobre e procedere alla stesura del calendario.