Mentre il Barcellona si lamenta per la mancanza del VAR nel calcio femminile, Maria Tato, direttrice del calcio femminile della RFEF (la Federazione del calcio spagnola) fa il punto sullāinizio della stagione. Anzitutto ai microfoni di AS si mostra soddisfatta con la scelta di Almeria per la Supercoppa Spagnola che si gioca nello stesso momento di quella maschile. āSi tratta di un fatto positivoā. Maria ammette che il VAR deve essere incorporato come chiedono diverse calciatrici tra cui Kosovare Asllani dopo Real-BarƧa e Mapi LeĆ³n dopo due possibili rigori non fischiati al BarƧa nella semifinale di Supercoppa. A causa della tempesta di neve due squadre erano rimaste bloccate a Madrid ma sono potute arrivare in Andalusia. āAbbiamo lavorato tutto il week-end 24 ore per riuscirci”.
E sul proseguimento della stagione dice: “Siamo riuscite a far convivere il calcio e il Covid-19. Ci sono cifre allarmanti, dobbiamo stare in allerta. Vogliamo permettere che si giochi la Coppa della Reina 2020-21 e la finale della Coppa 2019-20 resta fissata per il 13-14 febbraio probabilmente a Malaga. Per quanto riguarda la professionalizzazione, siamo proattivi e ci coordiniamo con il CSD (Comitato Superiore dello Sport) per un obiettivo comune.ā Lāultimo tema dellāintervista ĆØ quello dei diritti televisivi. Al momento la RFEF non ĆØ riuscita a permettere la visione di tutte le partite ma di un solo match alle 12 in chiaro su Teledeporte. CosƬ, lo spettatore si abitua a vedere la partita alla stessa ora e ritrovando il calcio femminile alla stessa ora, aumenteranno i telespettatori verso un cammino in cui ci siano tutte le partite di calcio femminile in tv tutti i week-end.
Maria Tato quindi parla chiaro ad un giorno dalla finale della Supercoppa spagnola tra AtlƩtico e Levante e a meno di un mese della finale della Coppa della Reina 2019-20 tra Barcellona e LogroƱo.