I sindacati hanno concesso un periodo di un mese, senza pressioni di sciopero, in modo che i club trovassero i soldi necessari per consentire la firma dell’accordo. Club e sindacati hanno raggiunto un accordo per fermare lo sciopero, che doveva essere indefinito con un altro sciopero fissato per il giorno successivo della Prima Iberdrola (23 e 24 novembre). Le parti nei negoziati per l’accordo (Association of Clubs, AFE, Futbolistas ON e UGT) si sono finalmente avvicinate alle posizioni nella riunione odierna al SIMA, che non sono arrivate con molto ottimismo. E, dopo un incontro durato diverse ore, hanno deciso di fermare lo sciopero fino al 20 dicembre, momento in cui è stato possibile firmare l’accordo storico.
L’accordo tra i club e il sindacato si basa sulla proposta formulata dal governo la scorsa settimana , inizialmente accettata dal sindacato e che, ora, è accettata anche dai datori di lavoro. La soluzione proposta dal Ministero del Lavoro era quella di firmare un accordo che pagasse almeno 16.000 euro all’anno a tutte le giocatrici, fino al 75% della parzialità della giornata lavorativa (quindi il costo minimo sarebbe di 12.000 euro) e compensare con 4.000 euro in più per ogni giocatore (circa 100) che già addebita quel minimo con una semplice mezza giornata. L’Associazione dei club ha stimato che queste nuove regole significherebbero un aumento di 1,6 milioni di euro e un costo molto più elevato per i club con meno risorse rispetto a quelli più potenti. In questo modo, questo sarà l’importo che i club dovranno raccogliere per arrivare alla firma dell’accordo.
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