Il Presidente del Barcellona Joan Laporta ha partecipato alla cerimonia di premiazione alla squadra da parte del Real Orden del Mérito Deportivo, l’Ordine Reale del Merito Sportivo.
L’Ordine ha assegnato al Barcellona la “Placa de Oro”, si tratta di un premio molto importante consegnato nel Centro di alto rendimento del CSD, il Consiglio Superiore dello Sport a Madrid.
Laporta ha dichiarato durante la cerimonia: “Pensate che siete un esempio per il vostro modo di essere, vivere il calcio, competere e vincere. Siete lo specchio in cui si guardano tutti, uomini e donne.”
Laporta non ha potuto partecipare alla finale della Coppa del Re perché era a Colonia per la finale dell’Eurolega di basket tra Barcellona e Efes Istanbul. Il Presidente però è riuscito ad essere presente alla finale della Women’s Champions League a Goteborg.
“Grazie mille per questo riconoscimento che è un onore ricevere da parte del Barça. Il calcio femminile ci sta riempendo di orgoglio. Dopo Goteborg, siete eterne perché avete fatto la storia con la S maiuscola. Avete vinto contro il Chelsea due anni dopo la sconfitta nella finale di Budapest. Questo è il bello del calcio. Grazie mille alle calciatrici per il lavoro in campo, all’allenatore e al corpo tecnico, ai responsabili di sezione e tutte le persone che nei 50 anni di attività hanno reso il Barça un punto di riferimento sportivo e sociale”.
Parole non scontate che riempiono di orgoglio le calciatrici e tutto il movimento calcistico femminile spagnolo. Anche Alexia Putellas afferma che il Barça è “mès que un club” e tutto quello che le calciatrici hanno raggiunto è l’esempio del superamento degli stereotipi, come le pioniere che hanno aperto la strada 50 anni fa. “Abbiamo ancora più potenziale e lo svilupperemo”.
Laporta e Alexia Putellas hanno rappresentato alla cerimonia il Barcellona, la squadra che ora ha più titoli nella Primera Iberdrola, 6. Il club ha raggiunto l’obiettivo delle 8 Coppe della Reina con quella di quest’anno e la prima storica Women’s Champions League con il 4-0 al Chelsea. Un triplete che a Barcellona non dimenticheranno facilmente.
Photocredit: Barcelona Femenì
