Ci sono ferite che non si rimarginano facilmente. Ne sa qualcosa Patri Guijarro, centrocampista del Barcellona, rientrata in Nazionale e in campo in occasione della partita di venerdì tra Repubblica Ceca e Spagna. L’assenza è durata più di due anni, e per individuarne la causa occorre illustrare brevemente il motivo.

Saltando a ritroso nel tempo, due anni fa, in occasione di Euro 2022. La Spagna subisce una pesante eliminazione ai quarti di finale contro le padrone di casa dell’Inghilterra. E all’interno dello spogliatoio della Roja, la situazione era tutt’altro che idilliaca. La tensione tra le giocatrici e l’allenatore aumentò dopo l’eliminazione: tra le atlete e l’allenatore mancava, dapprima, un’intesa costruttiva e esse lamentavano un’assenza di feeling con il ct e una scarsità di valori comuni con lo staff tecnico. Vilda, di sua risposta, ascoltò apertamente le loro esigenze, incontrando le giocatrici ad una ad una, per cercare di placare i loro animi.

Nel settembre dello stesso anno, si svolse una bizzarra conferenza stampa che, in sintesi, fu il momento spartiacque della vicenda in questione. Vilda e il suo staff negarono qualsiasi tipo di conflitto interno davanti ai giornalisti, allo stesso modo la capitana Irene Paredes fu costretta a metterci la faccia e a rassicurare la stampa dichiarando semplicemente: “Sappiamo che ci saranno dei cambiamenti e che cercheranno di cambiare la situazione”.

Poche settimane dopo, 15 giocatrici (denominate “Las 15”), previa consultazione con i loro avvocati, inviarono una scioccante e-mail alla RFEF che diceva: “Gli ultimi fatti accaduti nella squadra spagnola e la situazione generata, fatti di cui siete a conoscenza, stanno influenzando in modo significativo il mio stato emotivo e quindi la mia salute”. La risposta della Federazione, condivisa con la stampa internazionale, fu rapida: “Le calciatrici che hanno rassegnato le dimissioni torneranno in futuro alla disciplina della nazionale solo se accetteranno il loro errore e chiederanno perdono”.

Oggi c’è una donna alla guida della Nazionale, Montse Tomé, e la Roja sta ritrovando la sua identità, complice la vittoria dell’ultima edizione dei Mondiali in Australia e Nuova Zelanda nel 2023. Alcuni nomi dalla lista delle “Las 15” mancano ancora all’appello, ma non quello di Patri Guijarro, entusiasta di essere nuovamente parte della Nazionale. La centrocampista maiorchina era pronta al rientro, dopo un percorso che ha definito “difficile e duro”, ed è stata convocata per il torneo di calcio femminile delle Olimpiadi di Parigi 2024.

“Uno dei risultati più grandi è poter partecipare ai Giochi, è motivo di orgoglio dopo tutto quello che ho vissuto e la Coppa del Mondo, che è stata una pietra miliare per squadra. Dopo quella pesante assenza, essere qui è un piccolo grande regalo per me e sono felice” aveva dichiarato la numero 8 del Barcellona attraverso i canali ufficiali della RFEF.

Oltre a evidenziare la personalità delle atlete e un capitolo turbolento del calcio femminile spagnolo, la storia di Patri Guijarro si conclude con un lieto fine. Il suo ritorno galvanizzerà la Roja verso la conquista dell’oro olimpico?

Niccolò Larocca
Nato il 6 agosto 1995. Laurea triennale in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Milano conseguita nel 2019 e master di giornalismo multimediale presso la 24 Ore Business School completato nel 2024. Da sempre appassionato di calcio e sport, con le sue dinamiche e le sue storie da raccontare. Credo nei valori che accompagnano il calcio femminile e nella sua potenziale crescita.