Alexia Putellas e Aitana Bonmatí sono state riconosciute da ESPN come due dei 100 migliori atleti del 21° secolo. Lo riferisce AS, sottolineando come le reazioni sui social siano state caratterizzate da commenti sessisti che, purtroppo, macchiano la grandezza si due formidabili giocatrici.
Collocate esattamente alla posizione 56 e 49, Putellas e Bonmatí superano persino stelle del calcio maschile come Kylian Mbappé (65), Andrés Iniesta (70) e Xavi Hernández (75).
“La stagione 2022-23 di Bonmatí non è stata superata da nessuna donna nel calcio. Ha vinto i migliori premi a livello di club e nel calcio internazionale. È una centrocampista che può fare tutto: dettare l’andamento della partita, superare le avversarie, creare occasioni e segnare”, ha commentato ESPN inerentemente all’attuale detentrice del Pallone d’Oro femminile, aggiungendo tutti i trofei aggiunti bacheca dalla spagnola “Cinque volte campione della F League, sei volte vincitore della Queen’s Cup, sei volte vincitore della Champions League, due volte MVP della finale di Champions League, vincitore della Coppa del Mondo 2023, MVP della finale della Coppa del Mondo, Pallone d’Oro della Coppa del Mondo, vincitore del Pallone d’Oro 2023, vincitore del premio The Best della FIFA per il miglior giocatore del mondo”.
L’encomio della famosa emittente televisiva americana è rivolto, chiaramente, anche ad Alexia Putellas. Oltre ad essere una vincente, lasciando il segno persino nell’ultima finale di UEFA Women’s Champions League, la catalana è da sempre molto attiva sotto il punto di vista sociale: “La carriera di Putellas è stata una battaglia dentro e fuori dal campo. Sul campo, ha trasformato il calcio spagnolo, facendo parte del Barça che ha vinto tre Champions League in quattro anni e della squadra spagnola che è diventata campione del mondo. Fuori dal campo, ha guidato la lotta davanti alla Federcalcio spagnola per migliorare le condizioni di lavoro. È diventata un’icona a Barcellona, dove è stata il volto di numerose pubblicità in tutta la città, ed è conosciuta come La Regina”.
Per non parlare della lista di trofei conquistati dalla spagnola: “Otto volte campione della F League, otto volte vincitore della Queen’s Cup, tre volte campione della Champions League, Giocatore della stagione della Champions League, vincitore della Coppa del Mondo, due volte vincitore del Pallone d’Oro, due volte vincitore del The Best FIFA premio”.
Ci sono pochi dubbi e molti fatti oggettivi. Ci si chiede, allora, perchè nel calcio femminile vi sia tuttora spazio per l’ignoranza e per l’invidia.