Avevamo raccontato alle nostre lettrici e lettori la storia di Carlota Planas, l’unica donna procuratrice della Primera Iberdrola. Le abbiamo fatto qualche domanda…e c’è anche qualche sorpresa sulla Serie A. Carlota è molto simpatica e sorridente oltre ad essere una grande professionista. Con la sua Agenzia UNIK ha negoziato alcuni tra gli acquisti del Real Madrid tra cui Misa. Buona lettura!
D) Ci puoi raccontare qualcosa del trasferimento di Misa? Puoi darci qualche dettaglio?
CP: Sempre lo ricorderò perchè è stata la prima negoziazione come agente. É stata anche la prima volta che il mio socio, Arkaitz Coca, ed io, lavoravamo assieme. E non poteva raggiungere un risultato migliore! Misa decise di mettere la sua carriera nelle nostre mani e di confidare in noi senza fare tante domande. Non le avevamo detto che sarebbe andata al Real Madrid fino a che tutto non fu praticamente chiuso.
D) Hai scelto Barcellona come base per la tua attività. Cosa ti piace di più della città di Gaudì?
CP: Anche se sono nata a Barcellona, ho vissuto 10 anni ad Oporto e due in Brasile. Sono stata anche per alcuni periodi in Senegal, perciò ho avuto sempre voglia di stabilizzarmi qui. É una città cosmopolita, molto attiva e con grande storia calcistica. Si respira vita e calcio, è perfetta per noi. Inoltre io sono nata nel 1992, quando Barcellona fu città olimpica, perciò credo che ho lo sport nel sangue.
D) Un aneddoto sulle giocatrici che rappresenti. Quale è stato l’acquisto più difficile?
CP: L’acquisto dell’estate della Serie A (risate). Dacci un paio di settimane e ne riparleremo. Ti darò più dettagli quando lo potremo annunciare ma state attenti.
P) Il Real Madrid nella Primera Iberdrola. Pensi che possa competere con Barcelona, Atlético Madrid e Levante per diventare Campione di Spagna?
CP: Indubbiamente l’entrata del Real Madrid è una grande scossa per la Liga. É una buona notizia per tutti noi a cui piace il calcio femminile. Primo, perchè un grande club decide dopo tanto tempo di scommettere di avere una sezione di calcio femminile. E secondo, perchè quanto più competitiva sarà la Liga, più emozione [per le spettatrici e gli spettatori ndr]. Dobbiamo tener conto che si tratta di una squadra praticamente nuova e nonostante siano rimaste molte giocatrici del Tacón, avranno bisogno di tempo per l’adattamento. Per storia e filosofia, il Real Madrid è un club che lotterà per essere campione tutti gli anni. Allo stesso modo degli altri club che mi hai menzionato.
D) Come è nata la tua Agenzia? Raccontaci qualche dettaglio che il pubblico non sappia.
CP: L’Agenzia nasce con la missione e l’ambizione di professionalizzare la procura nel calcio femminile. Avevamo chiara quale fosse la nostra proposta e come volevamo posizionarci. Un dettaglio? Abbiamo scelto il nome pensando che avrebbe avuto un sound positivo in tutti i Paesi in cui volevamo essere presenti. D’altro canto, in spagnolo la K si legge “ca“, perciò UNIK si leggeria ÚNICA. L’Agenzia. La filosofia. Ogni giocatrice.
D) Come prevedete di crescere nei prossimi anni?
CP: Vogliamo crescere gradualmente. Abbiamo chiaro il differenziale che abbiamo dalle altre Agenzie e non vogliamo perdere la nostra essenza per cercare di andare troppo rapidamente. Abbiamo pianificato una strategia di espansione di medio-lungo periodo ma siamo concentrati nel raggiungere le migliori opportunità per la nostra rosa di giocatrici.
D) Ci puoi indicare un campionato che segui e che crescerà molto nel futuro?
CP: Spero che tutti crescano. Credo che vedremo un gran salto di qualità nel campionato italiano dopo l’annuncio della sua professionalizzazione a partire dal 2022. É un campionato che seguiamo, nel quale abbiamo giocatrici e dove vogliamo essere competitive.
D) Carlota nel 2030. Quali sono i tuoi piani per il futuro e quale sogno vorresti realizzare?
CP: Vorrei che il calcio femminile abbia il riconoscimento che merita e che noi possiamo mettere un granello di sabbia perchè succeda. Nel 2030 spero essere felice e sentirmi realizzata come oggi. Non chiedo niente di più. Salute, amore e pace.
P) Puoi dare un messaggio ai lettori di www.calciofemminileitaliano.com perchè seguano la Primera Iberdrola e si appassionino di più al calcio femminile?
CP: Se guardate tre partite e non vi appassionate, vi offro una birra.
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Ecco l’intervista in lingua originale in spagnolo.
P) ¿Nos puedes contar algo del traspaso de Misa? ¿Puedes darnos algún detalle?
CP: Siempre lo recordaré porque fue mi primera negociación como agente. También supuso la primera vez que mi socio, Arkaitz Coca, y yo, trabajamos juntos. ¡Y no pudo salir mejor! Misa decidió poner su carrera en nuestras manos y confiar sin preguntar. No le dijimos que iba al Real Madrid hasta que estuvo todo prácticamente cerrado.
P) Has elegido Barcelona como base para tu actividad. ¿Qué te gusta más de la ciudad de Gaudí?
CP: Aunque nací en Barcelona, he vivido 10 años en Oporto y dos en Brasil. También he pasado épocas en Senegal, por lo que siempre he tenido ganas de asentarme aquí. Es una ciudad cosmpolita, muy activa y con mucha historia futbolística. Se respira vida y deporte; es perfecta para nosotros. Además, yo nací en 1992, cuando Barcelona fue ciudad olímpica, por lo que creo que lo llevo en la sangre.
P) Una anécdota de las jugadoras que representas. ¿Cuál ha sido el “fichaje” más
dificil?
CP: El fichaje del verano de la Serie A (Risas). Danos un par de semanas y volvemos a hablar. Te daré más detalles en cuanto lo podamos anunciar, pero estad atentos.
P) El Real Madrid en la Primera Iberdrola. ¿Ves que tiene nivel para competir con
Barcelona, Atlético Madrid y Levante para ser campeón de España?
CP: Indudablemente, la entrada del Real Madrid supone un empujón para la Liga. Para todos los que nos gusta el fútbol femenino, es una buena noticia. Primero, por lo que supone que un gran club decida, por fin, apostar por tener una sección femenina. Y segundo, porque cuanto más competitiva sea la Liga, más emoción. Debemos tener en cuenta que es un equipo prácticamente nuevo, y aunque conservan a muchas jugadoras del antiguo Tacón, necesitarán un tiempo de adaptación. Por historia y filosofía, el Madrid es un club que luchará por ser campeón todos los años. Igual que el resto de los equipos que me mencionas.
P) ¿Cómo ha nacido tu agencia? ¿Cuéntanos algún detalle que el público no sepa?
CP: Nace con la misión y ambición de profesionalizar la gestión en el fútbol femenino. Teníamos clara cual sería nuestra propuesta y cómo queríamos posicionarnos. ¿Un detalle? Elegimos el nombre pensando en que sonaría bien en todos los países en los que queremos tener presencia. Por otro lado, en castellano la K suena como “ca”, por lo que UNIK se leería ÚNICA. La agencia. La filosofía. Cada jugadora.
P) ¿Cómo proveéis crecer en los próximos años?
CP: Queremos crecer paulatinamente. Tenemos claros nuestros diferenciales y no perderemos la esencia por intentar ir demasiado rápido. Hemos planificado una estrategia de expansión a medio-largo plazo, pero estamos centrados en lograr las mejores oportunidades para nuestra cartera actual.
P) ¿Nos puedes indicar un campeonato que tu sigues que va a crecer mucho en el futuro?
CP: Espero que todos. Creo que vamos a ver un gran salto en la liga italiana después del anuncio de su profesionalización a partir de 2022. Es un campeonato que seguimos, en el que tenemos jugadoras, y donde queremos ser fuertes.
P) Carlota en 2030. ¿Cuáles son tus planes para el futuro y qué sueño quieres realizar?
CP: Que el fútbol femenino logre el reconocimiento que merece y que nosotros podamos poner un granito de arena para que ocurra. En 2030 espero ser igual de feliz y sentirme igual de realizada que hoy. No pido más. Salud, amor y paz.
P) ¿Puedes dar un mensaje a los lectores de www.calciofemminileitaliano.com
para que sigan la Primera Iberdrola y se apasionen más al fútbol femenino?
CP: ¡Si veis tres partidos y no os engancha, os invito a una cerveza!
Gracias Carlota y mucha suerte por tu trabajo y ayuda al fútbol femenino.
Grazie Carlota e buona fortuna per il tuo lavoro e sostegno al calcio femminile.