Bisogna raccontare le cose quando le si è vissute, le si è sentite. Li ha visti passare davanti ai suoi occhi.La giornalista catalana Sara Gutiérrez Alcaraz ha pubblicato il suo libro sui Mondiali, intitolato Campeonas (Editorial Planeta, 2024). Il libro è il racconto della vittoria della Roja nei Mondiali di Australia e Nuova Zelanda, attraverso gli occhi delle 23 giocatrici che sono riuscite a scrivere la storia.
Dalle strade inospitali di Palmersthon North alla formazione alla Massey University. Gli innumerevoli viaggi in aereo da una parte all’altra della Nuova Zelanda, anche da parte delle famiglie dei calciatori. Giorno dopo giorno, a migliaia di chilometri da casa lottando per qualcosa che sembrava impossibile ma che invece diventava realtà.
Questo libro va oltre. Inizia con la storia del superamento di ciascuno di essi. Gli ostacoli che hanno affrontato fin da bambine, le situazioni di disuguaglianza e discredito che hanno dovuto superare e i “legami di ferro” che hanno creato affinché tutti i loro sforzi portassero al successo che conosciamo oggi, un successo mai immaginato.
In questo frammento vengono narrati eventi non raccontati, storie vere. L’autrice stessa riconosce di aver voluto dare lo stesso merito a tutti e 23 in egual misura: “Non voglio che nessuno scavalchi nessun altro. Quella era la mia ossessione, ecco perché c’è un capitolo per giocatrice. Volevo che Enith avesse la sua storia proprio come quella di Alexia”.
“Il caso di Eva Navarro… il tema del suo infortunio è emerso in un’intervista prima del Mondiale. Mi dice: “Ti dirò una cosa che non è mai venuta fuori prima”. Mi ha detto che soffriva di agorafobia (è un tipo di disturbo d’ansia), così grave che non voleva nemmeno dirlo ai suoi genitori per non preoccuparli. Si pensava che avrebbe avuto lo stesso tumore della sua compagna, Virginia Torrecilla. È stata la prima cosa che sapevo di dover dire”.
E aggiunge: “Ci sono 23 ragazze che entrano in trance, chi legge le loro storie proverà le loro stesse sensazioni. Questo libro ho avuto l’obiettivo di conoscerle, al di là del calcio. Il capitolo su Atena… Quando l’ho finito ho capito che c’era un grande pilastro in tutte loro, la famiglia.”
Gutiérrez Alcaraz riconosce che Alexia Putellas scende con i piedi per terra nel suo libro: “Parlando con lei ai Mondiali, quando abbiamo vinto, me ne sono accorta. “Era felice per la squadra nonostante non fosse al meglio”. “Non è stato facile – riconosce la scrittrice –, raccontare il momento in cui Alba Redondo perse lo zio in un incidente aereo militare. Stavo piangendo, ricordo la conversazione.”