Al termine delle due semifinali di sabato 16 aprile, l’edizione di quest’anno dello Ženski Pokal sloveno ha trovato le sue due finaliste. Olimpija Ljubljana e ŽNK Ljubljana si affronteranno infatti in una derby che si prospetta particolarmente acceso e ricco di spettacolo. Il match andrà in scena l’11 maggio 2022 nella cittadina di Celje e la nostra redazione proverà a raccontarvi al meglio tutte le emozioni che riserverà.
Il cammino verso la finale è stato particolarmente agevole per lo ŽNK Ljubljana, reduce da un 7-0 rifilato al Primorje Gaia Naturelle ai quarti e da un altro 7-0 in semifinale contro il Doxakey. La prolificità delle azzurre di Lucija Grad è dovuta principalmente alla grande abilità di giocatrici chiave quali Mirjam Kastelec, il giovane astro nascente del calcio sloveno, Nika Pintarič, Nina Šmid e, ovviamente, Pamela Begić. La classe ’94, autrice di una doppietta in entrambe le sfide, è infatti l’attuale capocannoniera della classifica marcatori dello Ženski Pokal.
Più tortuoso, invece, il cammino in coppa dell’Olimpija Ljubljana, con le dragonesse verdi vittoriose sulle rivali del ŽNK Nona Pomurje Beltinci ai quarti al termine di un accesissimo match conclusosi sul punteggio di 5-3 per le ospiti. In semifinale, invece, le ragazze di mister Milomir Kondič hanno battuto 4-1 lo ŽNK Radomlje in trasferta nonostante la comprensibile stanchezza di ben 7 giocatrici reduci dagli impegni con la nazionale.
Il match dello scorso sabato allo Športni park è stato sbloccato dal rocambolesco tiro al volo di Manja Rogan dopo i primi venticinque minuti di gioco. La talentuosa numero 10 biancoverde, una delle migliori in campo in assoluto, ha poi sfornato un delizioso assist da calcio d’angolo per Evelina Kos al 36′, contribuendo così alla rete del raddoppio. Allo scadere del primo tempo, però, Zala Kuštrin si è incuneata tra le maglie della difesa avversaria, guadagnandosi un importantissimo calcio di rigore.
Dagli 11 metri, la numero 9 giallonera non si è lasciata ipnotizzare da Nika Šapek che, pur avendo intuito la traiettoria del pallone, non è riuscita ad evitare il goal del 2-1. La partita sembrava riaperta ma il secondo tempo ha visto un Olimpija estremamente determinato, nonostante la stanchezza, a portare a casa la partita. Dopo una serie di potenziali occasioni da goal e buone manovre offensive, le dragonesse verdi hanno infatti trovato la rete del 3-1 al 57′. Il merito è stato principalmente della numero 20, Izabela Križaj, che, dopo una grande azione personale sulla fascia, ha servito al centro dell’area avversaria un pallone d’oro per Barbara Kralj.
Il colpo di grazia al Radomlje è stato infine inferto da un’altra incornata vincente di Evelina Kos sugli sviluppi di un magistrale calcio d’angolo di Manja Rogan al 65′. Grande merito del goal è stato, però, anche di una scatenata Križaj che, al termine di una splendida azione personale, aveva guadagnato il corner. L’incontro è infine terminato sul punteggio di 4-1 per la formazione ospite e nel post-partita non sono mancate le polemiche. Il tecnico dell’Olimpija, dopo aver espresso davanti ai microfoni la sua incredibile gioia per la vittoria, non si è infatti risparmiato una frecciatina alla società avversaria.
“Abbiamo vinto una partita che avevamo chiesto di posticipare. Siamo orgogliosi di avere 7 giocatrici in nazionale che, però, sono tornate a casa meno di 72 ore prima dell’incontro di oggi dopo gli impegni e gli spostamenti degli ultimi dieci giorni“, ha infatti esordito Kondič, “Purtroppo la nostra richiesta non è stata ascoltata né compresa dallo ŽNK Radomlje e dagli organizzatori del torneo, tuttavia abbiamo dato dimostrazione della qualità del nostro lavoro vincendo nonostante l’estrema stanchezza“.
Le polemiche hanno però subito lasciato spazio alla gioia per il raggiungimento della finale ed il tecnico è ritornato ai meritatissimi festeggiamenti insieme alle sue guerriere. Alla luce di quanto dimostrato da entrambe le finaliste tra quarti e semifinale, il match di Celje sarà dunque una sfida totale tra due stili di gioco tanto differenti quanto efficaci. Riusciranno l’enfant prodige Nika Pintarič e compagne a strappare l’ambitissimo trofeo alle rivali cittadine o le dragonesse verdi deterranno il titolo di campionesse per il secondo anno consecutivo?