Nel 2017, le Oranje Leeuwinnen sono diventate campionesse d’Europa durante il gli Europei giocati nel proprio paese, due anni dopo, la finale di Coppa del mondo, è stata persa di poco contro le giganti del calcio: le USNWT.
La squadra ha fatto enormi balzi verso il vertice mondiale negli ultimi anni, ma l’Eredivisie sembra essere ancora in ritardo. Da quando il Campionato Europeo è stato vinto, la popolarità dell’Oranje Leeuwinnen è solo aumentata. Gli stadi esauriti sono diventati la norma e ci sono regolarmente più di 20.000 spettatori. Nel duello con l’Australia allo stadio Philips (nel 2019) erano presenti più di 30.000 tifosi e la squadra è ora supportata anche da molti tifosi nelle competizioni internazionali.
Tuttavia, questa enorme popolarità non si riflette ancora nell’Eredivisie Women. In media, solo una manciata di persone assiste ancora ai giochi. E ai veri top match sono presenti poche centinaia di persone. Solo tre degli otto club giocano le partite casalinghe in stadi a tutti gli effetti, altri hanno a che fare con i campi di allenamento. Qualcosa che di certo non garantisce un’immagine più positiva della concorrenza.
Negli ultimi mesi, i passi necessari erano già stati fatti nella professionalizzazione, quando (ex) internazionali come Mandy van den Berg, Sari van Veenendaal, Stefanie van der Gragt, Kika van Es e Sherida Spitse sono tornate in Olanda. Questo significa che i grandi nomi del calcio femminile, sono felici di aiutare nella crescita del loro campionato di origine.
Anche per lo spettatore televisivo si è visto davvero “qualcosa” da questa stagione, 2020-2021. Una partita per giornata viene trasmessa in diretta TV, su ESPN. Ma per fare un confronto le partite della Kitchen Champion Division, il secondo livello per gli uomini nei Paesi Bassi, riceve in media più attenzione in TV rispetto al livello più alto per le donne avendo tutti i match (parzialmente) trasmessi in diretta.
Sebbene l’interesse per il calcio femminile sia chiaramente aumentato nei Paesi Bassi, l’attenzione dei media è ancora chiaramente in ritardo. Guardando l’Inghilterra, al momento la più grande competizione europea nel campo del calcio femminile, si vedono grandi differenze. In termini di copertura mediatica, c’è una differenza molto importante: qualsiasi tifoso di calcio interessato può seguire la FA Women’s Super League e persino il campionato femminile (secondo livello) può farlo attraverso un’app gratuita, The FA Player. Con questa introduzione, la competizione non dipende più dai media esterni, ma garantisce che i tifosi abbiano accesso alle partite. In parte a causa di ciò, la popolarità della competizione in Inghilterra è aumentata enormemente in breve tempo. Perché non dovrebbe funzionare nei Paesi Bassi?
Photo Credit: Pure Energie Eredivisie Vrouwen
L‘esempio britannico andrebbe seguito subito (copertura mediatica con app gratuita per seguire serie A e B), andrebbero investite più risorse economiche per costruire stadi e strutture dedicate al calcio femminile (bravi a Trento), ci vorrebbe più spazio e visibilità sui quotidiani sportivi (anche online), servirebbero anche più arbitri donna.