Credit Photo: Chelsea Women

La sedicesima giornata di Women’s Super League, a sei dal termine, si è conclusa con alcuni verdetti che possono già essere un messaggio per la Women’s Champions League in ottica Manchester City, Arsenal e Chelsea, e che vanno anche a sancire un momento difficile per Tottenham, Aston Villa ed Everton.

La prima partita ad aver avuto luogo è stata quella tra West Ham United e Manchester City. Tra le londinesi e le ospiti è finita 1 a 1, un pareggio che fa comodo al West Ham per lasciarsi a tre lunghezze il Leicester, e sta invece molto stretto al City, che ha frenato la sua corsa a caccia del terzo posto.
Dopo un primo tempo senza reti, con occasioni importanti soprattutto sponda West Ham, vale a dire delle clamorose palle gol bloccate da interventi prodigiosi di Yamashita, la ripresa ha deciso le sorti della partita. Ad aprire le marcature è stata Shaw per il City all’80’, calciatrice che aveva già provato in precedenza a bucare la porta in acrobazia, e ha segnato con uno splendido tap-in dopo una deviazione sfortunata della difesa. La reazione per il pareggio è stata immediata e, al 90’+1, le Hammers hanno conquistato un più che meritato punto con la rete segnata da Pavi, una splendida diagonale a incrociare sul secondo palo. Una partita divertente e movimentata che, forse, si è conclusa con un risultato sbagliato per quanto prodotto dal West Ham, decisamente più in partita del City.

La seconda Londoner coinvolta nella giornata 16 è stata il Chelsea. Le Blues hanno conquistato i tre punti contro il Leicester, attualmente in un periodo di crisi che sembra non avere fine, segnando 3 reti e incassandone una sola.
La corazzata delle Blues, capolista e campionessa in carica, ha sbloccato la partita all’8′ con una splendida punizione da fuori area battuta da Macario che, complice una deviazione della barriera, si è conclusa in rete proprio sotto l’incrocio. Macario ha poi calciato un’altra punizione pericolosissima, l’antipasto per quello che sarebbe stato il secondo centro delle Blues, confezionato nella ripresa: un colpo di tacco sensazionale nell’area piccola arrivato dai piedi di Maya Ramirez per trovare Bever-Jones e il suo tap-in vincente al 51′. Il Chelsea ha poi incassato la rete che ha riaperto tutto al 55′, un cucchiaio di Momiki che ha lasciato tutte a bocca aperta, calciatrici Blues comprese.
Le londinesi hanno poi archiviato la pratica all’86’ con la rete di Cuthbert, messa a segno dopo due clamorose palle gol di Hamano, uscite entrambe di un soffio: la scozzese è entrata nella ripresa e ha subito messo la sua firma con un destro angolato e preciso dal limite dell’area, tutto questo dopo aver scheggiato la traversa al suo ingresso.

Anche l’altra londinese in Champions, l’Arsenal, si è imposta con un 3 a 1 ai danni delle Toffees dell’Everton, costrette a inchinarsi tra le mura di casa propria. Russo è stata la prima a scrivere il suo nome sul tabellino delle marcatrici al 24′ su assist di Mariona, un destro facilissimo dopo aver ricevuto un pallone perfetto dalla compagna di squadra. Le Toffees hanno reagito al 36′ con la rete di Toni Payne che, da vera centravanti, ha approfittato di un pasticcio in fase difensiva delle Gunners per anticipare tutte.
Tutto da rifare, quindi, per l’Arsenal, che è salito in cattedra nella ripresa, arrivando a fatica al raddoppio. Il 2 a 1 è, di fatto, un autogol di Mjelde al 63′, sfortunatissima nel deviare il pallone in rete andando ad anticipare Mariona che arrivava a rimorchio. Le padrone di casa hanno poi deposto le armi e incassato la terza rete al 90′, anche questa con la firma di Russo: dopo due pali in meno di un minuto, le londinesi hanno chiuso la partita dopo un errore della difesa, un pallone che Russo ha dovuto calciare a porta vuota.

L’altra faccia di Liverpool, quella che porta il nome della città, ha invece trionfato in casa ad Anfield contro il Manchester United. Il Liverpool ha cominciato la partita in affanno, faticando a uscire dalla propria metà campo per la pressione dello United, che ha subito trovato lo specchio con un siluro dalla distanza di Clinton, deviato in angolo dal portiere delle Reds. Le padrone di casa hanno cominciato a sorridere con il gol di Olivia Smith al 42′ al termine di una splendida azione: la calciatrice, dopo aver percorso palla al piede decine di metri, ha insaccato il pallone nell’angolo sul secondo palo con una bellissima diagonale. Dalla rete, le Reds hanno acquistato fiducia: prima dell’intervallo hanno raddoppiato con un destro a giro che non ha lasciato scampo all’estremo difensore dello United partendo dai piedi di Nagano al 45’+2.
Anche nella ripresa il dominio è stato targato Reds, a scapito dei tentativi delle ospiti di trovare il pareggio. Il rigore assegnato al Liverpool al 67′ per un fallo un area è stato convertito alla perfezione da Smith. Il gol della bandiera dello United l’ha segnato Le Tissier all’89’, a partita quasi conclusa, con un destro sul primo palo.

Un altro 3 a 1 è quello del Crystal Palace ai danni dell’Aston Villa. Pur avendo cominciato la partita con tutta l’intenzione di fare il colpaccio in trasferta, la squadra di Birmingham si è arresa a partire dalla rete di Nouwen al 33′, arrivata su un colpo di testa dagli sviluppi di un calcio d’angolo.
Il gol ha definitivamente galvanizzato il Palace, che ha cominciato la ripresa con un piglio ancora più aggressivo e trovato la seconda marcatura dal limite dell’area con il destro di Weerden al 53′. L’assedio delle londinesi è stato interrotto soltanto dal gol dell’Aston Villa all’85’, un destro di Parker che ha fotocopiato il primo gol del Palace, arrivando dunque su calcio d’angolo.
L’errore del portiere dell’Aston Villa al 90’+5 ha definitivamente bloccato ogni possibile rimonta: un’uscita a dir poco folle ha trovato Stengel che, con freddezza e lucidità, ha dovuto calciare a porta vuota.
Prova di forza del Palace, che vuole dimostrare di avere tutte le carte in regola per portare avanti la sua permanenza nella massima serie inglese.

Una partita con una sola, importantissima rete è invece quella che è stata giocata tra Tottenham e e Brighton. Le Spurs hanno dovuto cedere il passo e hanno incassato una sconfitta di misura per 1 a 0 davanti al proprio pubblico.
Il Brighton di giallo vestito ha gestito il pallino del gioco fin dai primi minuti, per demerito anche di un approccio totalmente sbagliato da parte delle Spurs, incapaci di uscire dalla propria metà campo. A fatica, il Brighton ha sbloccato il match al 42′ con la rete di Kirby, arrivata a rimorchio in area di rigore. Anche la ripresa è stata un monologo del Brighton, con un Tottenham sempre più confuso e sempre più incapace di trovare un modo per uscire dalla propria area e, si può dire, anche da una crisi che lo sta attanagliado. Un punto in cinque partite è, forse, troppo poco per sperare di poter puntare ai piani alti della classifica.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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