Il diventare mamme, per molte donne, è la realizzazione di un sogno. Quella vita che desideri fin da bambina è finalmente davanti a te. Ma per le calciatrici, e non solo, è molto più difficile di così: nel corso degli anni sono state molte le storie di ragazze licenziate perché incinta. Fortunatamente, negli ultimi anni, la situazione sta migliorando e le società si stanno prendendo cura delle loro tesserate in dolce attesa. Ed è così che è successo anche a Siobhan Chamberlain, ex portiere di Arsenal, Chelsea e Manchester United.
Al momento della gravidanza, l’inglese vestiva la maglia delle Red Devils. Ricorda di come fosse terrorizzata dal dover comunicare ciò alla sua allenatrice Casey Stoney. “Ricordo quando ho scoperto di essere incinta. Probabilmente prima di dirlo a mio marito, ho pensato: come diavolo lo dirò a Casey? Sapevo di voler avere figli, non era una sorpresa, ma non avevo mai deciso quando. È una situazione difficile come calciatrice. Hai una carriera breve e logisticamente è un po’un incubo”.
“Ricordo di aver pensato che dovevo avere quella conversazione con Casey” afferma Siobhan. “Mi fidavo completamente di lei. Era davvero una mia buona amica, oltre ad essere la mia manager. È stata dura perché ero incinta di sole sei o sette settimane, non molto. Non l’avevo detto ai miei genitori o alla mia famiglia: non lo dici a nessuno fino a quando non hai 12 settimane circa. Ma sapevo che dovevo farlo sapere a lei e alla squadra perché, soprattutto come portiere, se voleva coinvolgere qualcun’altra dovevo darle quella possibilità. Ricordo di essere stata piuttosto emotiva e molto nervosa in quella telefonata con lei. Sapevo che non avrei dovuto esserlo, perché come amica sarebbe stata felice per me. Ma non ero sicura di quale sarebbe stata la sua risposta come manager. Ma lei è stata fantastica e ha detto che lei e il club mi avrebbero supportato in ogni modo di cui avevo bisogno e il club è stato”.