Photo Credits: Natascia Bernardi

Il dislivello tra la Scottish Women’s Premier League e quello della WSL si è visto proprio mercoledí sera in occasione della partita di Women’s Champions League: Arsenal – Rangers, in cui un Arsenal privo di giocatrici chiave come Beth Mead, non ha avuto troppi problemi in attacco.

Sono infatti bastati solo 16 minuti all’australiana Caitlin Foord per il primo gol, dopo il quale le Rangers sembravano reggere bene, almeno fino a fine primo tempo. L’intervallo è seriamente servitor alle ragazze di Jonas Eidevall, perchè dal 59’ minuto in poi, è stata una costante goleada dell’Arsenal, con Caitlin Foord che segna anche al 59’, 69’ e 90’, interrotta solo dal gol di Alessia Russo al 60’ e dal rigore segnato da Kim Litte all’86’.

Jo Potter, allenatrice delle Rangers ha dichiarato a Sky a fine partita: “Difficile farne un’analisi a caldo. Alla fine del primo tempo potevamo ancora giocarcela, anche se sotto di un gol… Credo che i due gol che sono venuti in successione ad inizio secondo tempo(NdR: al 59’ e al 60’ ) hanno segnato il verdetto. Abbiamo lavorato intensamente sul nostro posizionamento in campo, appunto per evitare il loro gioco di irrompere tra le linee difensive, ma loro hanno usato diversi cross e noi non abbiamo saputo marcare bene. Devo comunque rivedere la partita e cercare di rimediare velocemente in vista della partita di sabato contro l’Atletico Madrid”.

Per il posto al secondo turno di qualificazione della Women’s Champions League, l’Arsenal, sabato sera, incontrerá il Rosenborg, vincitore ai rigori a sorpresa contro il Real Madrid.

Riusciranno le ragazze del Nord di Londra ad andare avanti nella Champions League?

Natascia Bernardi
Appassionata di calcio femminile dagli anni 90, prima portiere, poi arbitro ed ora allenatrice con il patentino di UEFA B in via di lavorazione. È attualmente Head Coach per QPR U12 Girls e allenatrice della squadra femminile di un College. Ambasciatrice per Kick It Out - l'associazione inglese contro ogni forma di discriminazione, se non su un campo da calcio o sugli spalti di uno stadio, la si può incontrare in qualche caffè indipendente intenta a leggere una biografia calcistica o un libro di narrativa italiana. Adora ascoltare BBC radio 2 o musica anni 80 quando guida anche se preferisce podcast calcistici in autostrada. I suoi miti calcistici femminili sono: Carolina Morace e Mia Hamm. Ha vissuto un po' ovunque ma ora è di base a Londra.

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