Le aspettative del West Ham Women ad inizio stagione erano nettamente migliori. Il calciomercato è stato costellato di top player per le Hammers che hanno visto approdare a Londra le varie Daly, Grant e Svitkova. Purtroppo l’avvio di stagione non ha dato i frutti sperati e la classifica si fa sempre più pesante. A rimetterci è stato Matt Beard che nella giornata di ieri è stato sollevato dall’incarico di allenatore. I nuovi traghettatori sono Paul McHugh, vice allenatore, e Billy Stewart, preparatore dei portieri.
Il mister ha annunciato che il divorzio è stato di comune accordo e che ambo le parti non trovavano più gli stessi stimoli. Un’esperienza che dura dal giugno del 2018 e che si conclude non nel migliore dei modi con un deludente nono posto. Decisiva è stata la sconfitta contro il Brighton per 0-1 nell’ultimo turno di campionato. Non è servita a nulla la vittoria in Continental Cup di mercoledì con il poker calato ai danni del Charlton. Negli otto match di FWSL giocati fino ad ora, solo in un’occasione le granata hanno conquistato il punteggio pieno. I quattro punti in classifica pongono le inglesi in una situazione spiacevole in classifica. Ora è il momento di guardarsi le spalle.
Ovviamente il periodo di Beard non ha rappresentato solo dispiaceri. Il settimo e l’ottavo posto tra il 2018 ed il 2020 sono stati degli ottimi piazzamenti per un club arrivato da poco nella massima serie. Ma il traguardo più importante rimarrà la finale di FA Cup raggiunta nel 2019, un risultato storico per la squadra. Purtroppo nella sfida ha avuto la meglio il Manchester City, ma l’impresa è rimasta impressa nelle menti dei tifosi.
“Ho apprezzato moltissimo ogni minuto del mio tempo”, ha detto Matt Beard. “Anche se sono triste di partire, sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto per far crescere e sviluppare questa squadra”. Ovviamente il West Ham non è solo Beard, ma anche tutto il suo staff che l’inglese ci tiene a ringraziare. “Voglio fare una menzione speciale di quanto sia stato brillante il club con me, la squadra e il mio staff durante la pandemia, in particolare durante il primo lockdown. Il West Ham si è veramente preso cura di ciascuno di noi, come individui, a livello professionale e personale, e ne sarò per sempre grato”.