Che campionato!, mi viene da dire. Ultima giornata prima della pausa internazionale e, ancora tanta incertezza sia alla testa che alla coda del campionato con Chelsea attualmente secondo a 40 punti e Arsenal terzo a 38 ma entrambi con una partita da recuperare ed entrambi impegnati nella Champions, dietro ad un Manchester United a 41 punti che prova ad agguantare il campionato, ma che certamente deve almeno rimanere in zona Champions League se vuole provare a tenere giocatrici quali Mary Earps e Alessia Russo, a scadenza contratto a fine anno.

Decisamente un Arsenal pieno di se’, con un assetto psicologico e tattico tipico dell’Arsenal vincente. La primavera e’ decisamente arrivata anche al Nord di Londra e il periodo buio post infortuni delle attaccanti di punta: Mead and Miedema e dell’ingaggio scommessa Alessia Russo, non andato a buon fine e il cui fantasma ha perseguitato Stina Blackstenius per diverso tempo, rendendola insicura e certamente non determinate in un momento cosi’ delicato per la squadra. Ma giornata dopo giornata, l’Arsenal ha saputo risalire la china, ritrovando una nuova identita’ e concretizzando successi sia in WSL come in Champions. E non e’ un caso che contro il Manchester, sotto di un gol mozzafiato di testa di Khadija “Bunny” Shaw, l’Arsenal continua a giocare ad intensita’ e testa alta, nella famosa “Arsenal Way”. I due goal che sigleranno la vittoria dell’Arsenal e la conferma alla scalata alla vetta, arriveranno nel secondo tempo grazie a Maanum e McCabe. Mentre Frida Maanum aveva gia’ segnato in Champions, Katie McCabe si era vista alla partita di mercoledi’ scorso con tanto di stampelle e gamba sinistra nel tutore. I media hanno scherzato parecchio su Katie e come da irlandese trapiantata al nord di Londra, incarni perfettamente lo spirito battagliero della squadra bianco rossa. Machester City che nonostante sia a pari punti con l’Arsenal, rischia l’uscita dalla zona Champions, pur avendo talenti come Chloe Kelly e Lauren Hemp, ma che continua a fare i conti la dipartita a inizio campionato di Lucy Bronze e Keira Walsh (Barcellona) e il “ritiro” di Ellen White.

Sempre in alta classifica, un Chelsea reduce da una partita di Champions che sembrava infinita con diversi momenti da cardiopalma, piu’ per la situazione VAR e arbitro che altro, si impone su un Aston Villa che, dal primo gol subito in poi, non riesce a reagire, rimanendo quasi pietrificato dall’energia di un Chelsea dalla formazione ibrida e con giocatrici che nelle gambe hanno oltre 120 minuti giocati nemmeno 3 giorni prima. Degna di nota la cinquantesima rete in WSL di Sam Kerr che, nonostante non stia avendo la migliore stagione col Chelsea, continua a segnare, giocando in maniera imprevedibile, nonostante la percettibile stanchezza.

A fine classifica il Leicester vince 2 a 1 contro il Reading e tira un sospiro di sollievo, muovendosi dall’ultimo al penultimo posto della classifica con 10 punti, appena sotto al Reading che e’ al terzo con 11 punti. Il Brighton senza anima ne’ cuore, viene travolto in casa 4 a 0 da un Manchester United ora primo in classifica. Brighton a 9 punti e ultimo in classifica, con due partite da recuperare e un’allenatrice in seconda che sembra essere l’unica a volerne la salvezza.

Sembravano mettersi bene le cose per il Tottenham, partito in vantaggio gia’ al 4’ minuto. Ma il calcio e’ cosi, non sempre vince chi corre e lotta e prova a costruire, ma chi finalizza di piu’. L’Everton fa esattamente questo: pareggia al 22’ e beffa il Tottenham nei minuti di recupero finali con un gol di Agnes Beever-Jones al 94’. Ennesima sconfitta per il Tottenham la cui unica cosa da festeggiare sono le 178 presenze in WSL di Kerys Harrop: nessun’altra giocatrice ha mai raggiunto tale traguardo dal 2011, anno di creazione della WSL.

West Ham e Liverpool chiudono la giornata con un pareggio a reti inviolate che lascia entrambe invariate a meta’ classifica.

Il campionato riprendera’ domenica 23 aprile.

Natascia Bernardi
Appassionata di calcio femminile dagli anni 90, prima portiere, poi arbitro ed ora allenatrice con il patentino di UEFA B in via di lavorazione. È attualmente Head Coach per QPR U12 Girls e allenatrice della squadra femminile di un College. Ambasciatrice per Kick It Out - l'associazione inglese contro ogni forma di discriminazione, se non su un campo da calcio o sugli spalti di uno stadio, la si può incontrare in qualche caffè indipendente intenta a leggere una biografia calcistica o un libro di narrativa italiana. Adora ascoltare BBC radio 2 o musica anni 80 quando guida anche se preferisce podcast calcistici in autostrada. I suoi miti calcistici femminili sono: Carolina Morace e Mia Hamm. Ha vissuto un po' ovunque ma ora è di base a Londra.