Atmosfera da finale Europeo quella che si e’ respirata domenica pomeriggio a Wembley dove, davanti ad una cornice di pubblico da tutto esaurito, dj, lezione di aerobica come spettacolo dell’intermezzo e giochi pirotecnici, il Chelsea ha vinto di misura contro un Manchester United forse sorpreso e quasi incredulo del traguardo raggiunto. Gia’, perche’ lo United arrivava in finale FA Cup per la prima volta nella storia e, sara’ stata la pressione di raggiungere un traguardo cosi’ ambito o il credere che il Chelsea, che ha giocato ininterrottamente ogni 3 giorni da domenica scorsa, fosse stanco e non determinato a vincere la FA Cup quest’anno, resta il fatto che Mary Earps, Ella Toone e Alessia Russo, non hanno di certo brillato e hanno lasciato il campo di Wembley con una medaglia d’argento ma senza Coppa.
Un Chelsea che continua a giocare un brutto calcio, con giocatrici visibilmente stanche, che trova il goal al 60’ grazie al brizzo di Pernilla Harder che permette a Sam Kerr di segnare la rete che sblocca il risultato. United buono nel primo tempo ma che non realizza e che rallenta nel secondo tempo, permettendo il gol e reagendo soltanto negli ultimissimi minuti oltre il novantesimo. Forse il rigore su Nikita Parris c’era: da dove ero io ho potuto vedere come Nikita Parris venga atterrata in area e non un passo fuori, dove verra’ poi battuta la punizione in favore dello United. Sull’arbitraggio, mi permetto di dire, che si poteva fare meglio. Diverse le fischiate non proprio da WSL ma questo e’ il problema attuale della Lega: un campionato professionista ai massimi livelli, con arbitri non professionisti – tutti gli arbitri della massima serie femminile sono arbitri part-time.
Vedere Millie Bright in divisa, alzare la coppa con le compagne anche se e’ visibile la calza terapeutica nella gamba sinistra, e’ un respiro di sollievo e fa pensare al meglio.
In WSL giochi ancora aperti per la vetta e la retrocessione. Le ultime due settimane sono state piene di partite inframezzate dall’incoronazione del nuovo Re, dalla Premier League e dai recuperi delle giornate perse per Champions League. Il Manchester United si gode la vetta con 50 punti dopo la vittoria di 4-0 contro il Tottenham domenica 7 maggio, il Chelsea tallona a 49 punti con 2 vittorie recenti in casa: contro l’Everton per 7-0 e contro il Leicester per 6-0. Chelsea che deve ancora recuperare una partita, come anche l’Arsenal che e’ attualmente terzo a 44 punti, vincente contro il Leicester per 1 a 0 in casa e a Brighton per 4 a 0. Segue il Manchester City sempre a 44 punti ma senza ulteriori recuperi.
Nella lotta alla retrocessione, il Reading e’ ora fanalino di coda con 11 punti ed in serie negativa da oltre 4 partite. L’ultima: una sconfitta in casa per 5 a 0 dall’ Aston Villa dal duo Dali – Daily. Penultimo il Leicester che, dato per spacciato a gennaio, grazie ad acquisti chiave, sembra intenzionato a lottare con le unghie e coi denti per restare in WSL, nonostante le sconfitte contro le capoliste. Tottenham inspiegabilmente ad un punto dal Leicester, nonostante Bethnay England, nonostante gli investimenti fatti: resta una disastrosa difesa e l’incognita allenatore per l’anno prossimo. Non lontano il Brighton che continua a crederci e forse, grazie all’arrivo di Melissa Phillips, puo’ realmente sperare di restare nel massimo campionato. Oltre 10 le sconfitte consecutive del West Ham con diversi giornalisti a chiedersi come mai l’allenatore Paul Konchesk non sia stato ancora mandato via: Skinner e’ stata esonerata dal Tottenham alla nona sconfitta consecutiva.
Decisive per la WSL le prossime 2 settimane, mentre si sa gia’ chi sara’ parte della nuova WSL l’anno prossimo: Bristol City.