Tra le tante disgrazie del 2020, purtroppo spicca l’annullamento delle Olimpiadi di Tokyo. È la prima volta dopo la seconda guerra mondiale che un’Olimpiade non viene disputata nell’anno prestabilito. Il CIO ha cercato di rimediare alla situazione anomala rimandando la manifestazione giapponese all’anno corrente. Tutte le delegazioni si stanno preparando con le difficoltà del caso. E come se non bastasse la Federcalcio britannica ha dovuto fronteggiare anche l’emergenza coach. Dopo l’addio anticipato di Phil Neville, la FA ha nominato allenatrice ad interim Hege Riise, leggenda del calcio femminile norvegese.
Lei che ha partecipato a ben due Olimpiadi (1996, 2000) vincendone anche una, sarà assistita da Rhian Wilkinson, che lavorerà da supporto alle Leonesse, con un altro allenatore ancora da annunciare.
La BBC ha raggiunto l’attuale ct temporanea interrogandola sulle proprie aspettative da questa esperienza. “So che questo è un lavoro enorme che molti allenatori volevano e sono onorata e felice che abbiano scelto me”. Alla domanda fatidica sulla vittoria olimpica della GB, Riise non ha dubbi. “Assolutamente. Questa è la domanda che dobbiamo porre anche alle giocatrici, cosa credono che possiamo ottenere? Da quella risposta dobbiamo progettare come possiamo mettere in loro fiducia che ciò sia possibile. Certo che è possibile. Possiamo guardare agli Stati Uniti e dire che hanno più tempo insieme, ma a nostro vantaggio, possiamo scegliere giocatrici da più nazioni. Possiamo scegliere le migliori. Se guardiamo il quadro generale, ci dà qualcosa di diverso dagli altri”
La rosa del Team GB sarà annunciata a maggio prima dei ritiri di giugno e luglio, mentre il 21 aprile si terranno i sorteggi dei tornei olimpici maschili e femminili. Per concludere, la classe 69 traccia la linea da seguire a livello attitudinale. “Dobbiamo assicurarci che possano giocare quasi tutte le partite”, ha aggiunto Riise, vice allenatore della squadra statunitense che ha vinto l’oro a Londra 2012. “Devono essere adattabili a ricoprire posizioni diverse, devono godersi la sfida e la mentalità di entrare e giocare sei partite in quasi due settimane. Devono essere disposte a superare il limite perché ci saranno momenti difficili durante il torneo, ma dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo fare per ottenere ciò che tutti vogliamo”.