Arsenal contro Aston Villa di domenica si è giocata all’Emirates Stadium davanti ad una cornice di pubblico di 35.829 spettatori che non hanno temuto il freddo e non si sono arresi alla poltrona per guardare una partita considerata “non di cartello” e trasmessa in diretta in chiaro qui in UK.

Per i tifosi dell’Arsenal, Eidevall – Head Coach dal 2021, ha molto da provare dato il recente rinnovo del contratto per altri 3 anni con i Gunners (Cannoni) nonostante l’uscita precoce dalla Champions League ed i risultati poco allettanti di inizio campionato. Il mancato affare “Mary Earps” e lo stoccaggio di portieri di qualita’ fatto durante l’estate dal Chelsea, ha lasciato l’Arsenal con un bel tallone d’Achille da risolvere: in porta non c’è sicuramente qualcuno degno di un Club che mira al titolo di Campione d’Inghilterra. Alessia Russo che finalmente è passata a costo zero dal Manchester United dopo un’imbarazzante telenovela di mercato iniziata a gennaio scorso e finita nel pre-mondiale, sta ancora cercando di trovare il suo posto in un assetto tattico molto diverso da quello in cui era prima. Giocatrici di punta quali Meidema e Williamson stanno recuperando dall’infortunio al crociato avuto durante la scorsa stagione, mentre nella lista della squadra emanata ieri ad un’ora dalla calcio d’inizio, era ben visibile il nome di Beth Mead, anche lei fuori da inizio stagione scorsa sempre per un infortunio al crociato.

Si sapeva che Beth Mead non sarebbe entrata come titolare, ed il primo tempo della partita è stato lento, con la difesa dei Gunners ancora una volta disorganizzata che ha permesso all’Aston Villa il vantaggio con colpo di testa di Maz Pacheco al 25”.

Se l’Arsenal ha avuto la prima occasione da gol solo al 63” anche se inconcludente, Beth Mead ha ri-esordito (ad un anno dall’uscita di scena del calcio giocato) entrando all’87” con la bolgia dei tifosi a festeggiare ma non ancora come avrebbero fatto a qualche minuto dall’esposizione del quarto uomo dei 12 minuti di recupero, quando McCabe ha segnato per l’1-1, ma soprattutto qualche minuto dopo, quando Russo ha sigillato la vittoria per 2 a 1 su assist di Mead.

Dopo un anno senza Mead, difficile condividere l’emozione nel veder giocare questo fenomeno di atleta ai livelli in cui l’abbiamo lasciata: una voglia di vincere a tutti i costi e con una mentalità a servizio della squadra. Immediatamente dopo il successo e le gioie dell’Europeo, Mead ha avuto un brutto e lungo infortunio, lo stesso che ha colpito qualche tempo dopo la sua compagna di squadra e di vita Miedema, e ha perso anche la madre per una lunga malattia: un anno veramente pesante che Mead ha affrontato passo a passo, con dignità e mettendosi a disposizione di cause sociali (ha promosso l’educazione per prevenire il tumore all’utero) e scrivendo due libri – uno anche per bambini. Vederla in campo e contribuire alla vittoria è stato il migliore rientro che si potesse augurare a lei e all’Arsenal e sicuramente a tutti i tifosi… Anche non dell’Arsenal.

Let’s Go Gunners!

Natascia Bernardi
Appassionata di calcio femminile dagli anni 90, prima portiere, poi arbitro ed ora allenatrice con il patentino di UEFA B in via di lavorazione. È attualmente Head Coach per QPR U12 Girls e allenatrice della squadra femminile di un College. Ambasciatrice per Kick It Out - l'associazione inglese contro ogni forma di discriminazione, se non su un campo da calcio o sugli spalti di uno stadio, la si può incontrare in qualche caffè indipendente intenta a leggere una biografia calcistica o un libro di narrativa italiana. Adora ascoltare BBC radio 2 o musica anni 80 quando guida anche se preferisce podcast calcistici in autostrada. I suoi miti calcistici femminili sono: Carolina Morace e Mia Hamm. Ha vissuto un po' ovunque ma ora è di base a Londra.