Dopo un anno fantastico sia per l’ Arsenal che per la Nazionale, a Beth Mead gli è stato assegnato il premio come la migliore ed ha vinto il premio BBC Women’s Footballer of the Year 2022. L’attaccante dell’ Arsenal che era candidata rispetto all’attaccante del Chelsea Sam Kerr, all’attaccante del Wolfburg Alexandra Popp, ad Alexia Putellas del Barcellona e al capitano del Lione Wendie Renard: tutte calciatrici di alto livello, ha avuto la meglio (a sua sorpresa) ed è diventata la terza calciatrice del Club a ricevere il titolo.
Il premio votato dai fan, che è in corso dal 2015, ed è stato precedentemente assegnato alle colleghe del calibro di: Gunners Kim Little e Vivianne Miedema.
La giocatrice che aveva già vinto i premi Scarpa d’Oro e Giocatrice del Torneo aiutando l’Inghilterra a diventare campionessa d’Europa in estate, ma ha anche dovuto sopportare il dolore del cancro della madre e il ricordo sconvolgente di come, l ‘anno scorso, fosse stata esclusa dalla squadra GB alle Olimpiadi.
Quei problemi legati al calcio, e la sua problemi legati al calcio, e la sua problemi legati e la cura per sua madre, hanno fatto sì che Mead abbia iniziato la scorsa stagione in uno stato d’animo che, sembrava fondere rabbia e amore. La 27enne sostituisce “rabbia” con una parola ancora più cruda in “odio” mentre esprime nel suo dolore. “Direi che odiare è la situazione in cui mi sono trovata, dopo aver saltato le Olimpiadi e con il mio futuro in Inghilterra incerto, è stata la mia motivazione principale in pre-stagione”, dichiarò Beath a caldo dopo l’esclusione, ” Ma la prospettiva di ciò che mia madre stava attraversando significava che dovevo uscirne fuori, smettere di essere una bambina e godermi di nuovo il mio calcio sul campo. Volevo trovare il divertimento che provavo da piccola, a sei anni, quando ho iniziato a giocare a calcio”.
La sua nuova determinazione ha coinciso con l’arrivo di Jonas Eidevall come allenatore dell’Arsenal e ha sorpreso Mead suggerendo che fosse abbastanza brava da vincere il Pallone d’Oro. Quando gli Europei erano in corso, Mead, dopo un’eccezionale stagione nazionale, era in forma superlativa. Sceglie la sua tripletta contro la Norvegia, il suo punto più alto in termini di qualità assoluta che ha prodotto in una vittoria per 8-0 : “Sentivo che potevo fatto qualsiasi cosa e sarebbe andata bene quel giorno. Era un gioco in cui nessuno mi abbattuto“.
Questo riconoscimento le viene assegnato con merito e va oltre ogni valore morale, sia per il suo contributo al Club che in Nazionale: dove Beath Mead si è dimostrata una calciatrice professionale di altissimo livello.