Con la crescita di questo sport si pensava che cose del genere non succedessero più. Il calcio femminile ha visto scomparire società come fossero foglie nonostante il loro passato glorioso. Appariva come una cosa rara a cui dover assistere, specialmente in Inghilterra, uno dei Paesi più sviluppati sotto questo punto di vista. Eppure la situazione in quel di Birmingham non appare così rosea.
Le giocatrici della rosa hanno redatto una lettera per denunciare le proprie condizioni. Il messaggio, reso pubblico dal Daily Telegraph, è una forte presa di posizione riguardo la persistenza di uno status a dir poco precario. Già ad inizio stagione le premesse non erano delle migliori: l’allenatrice Carla Ward ha dovuto guidare inizialmente una squadra con 8 elementi della prima squadra. Nonostante tutto, le prime uscite le avevano messe in una posizione di favore. Purtroppo con il passare delle giornate, le Blues hanno subito i pochi ricambi riempendo l’infermeria e disponendo di non più di due panchinare. Ora mancano quattro giornate alla fine ed i punti dalla zona retrocessione sono solamente tre.
“Non è un segreto che abbiamo uno dei budget più bassi del campionato”, affermano le componenti della rosa. “Il Covid ha solo aggravato ciò. Questo certamente rende difficile competere, ma stiamo facendo del nostro meglio dentro e fuori dal campo in quello che è un momento molto difficile per il calcio professionistico. Siamo incredibilmente orgogliose di indossare il distintivo dei Blues, ma ci impediscono di svolgere il nostro lavoro al meglio delle nostre capacità”.
Le difficoltà sono molte, a partire dalla già citata infermeria assolutamente non adatta passando per le disposizioni di viaggio nelle trasferte. “Siamo fortunati ad avere sede nel centro del Paese per cui possiamo facilmente fare viaggi per le nostre partite senza la necessità di pernottare, pur essendo in grado di preparare la nostra squadra nel miglior modo possibile per competere”. Anche se ogni trasferta ha dato problemi alla squadra delle West Midlands che spesso hanno fronteggiato ritardi sia di preparazione che di orario.
Sono state sollevate ulteriori accuse per quanto riguarda il contratto di alcuni membri dello staff tecnico. Secondo le fonti del giornale d’Oltremanica, non sono dipendenti a tempo pieno, il che sarebbe essere una contraddizione con le regole della FWSL.
Una circostanza che mette in serio pericolo la permanenza della squadra nella massima serie, anche se venisse raggiunta sul campo. “Non ci sono piani per gareggiare nella FWSL la prossima stagione e il team è concentrato nel fare ciò che è necessario per mantenere in alto il Birmingham City qualsiasi cosa dovesse succedere”. Complicanze che non esentano la formazione maschile. “Sia la prima squadra maschile che quella femminile devono ancora assicurarsi la sopravvivenza nei rispettivi campionati. Ciò rende difficile avviare le trattative contrattuali per la prossima stagione. È un momento impegnativo per tutti, comprese noi. Stiamo lavorando e speriamo di garantire la sopravvivenza di entrambe le squadre, in modo da poter continuare a pianificare il futuro del club”.