Da decenni il campionato francese vede una sola pretendente al titolo: il Lione. La corazzata rossoblù ha monopolizzato la D1 Arkema mettendo in bacheca ben quattordici titoli nelle ultime quattordici stagioni. Negli ultimi anni però è emersa la potente rivalità con il PSG che ha dato filo da torcere alle Leonesse. L’edizione in corso della lega dà le parigine avanti di una lunghezza in classifica grazie alla vittoria nell’unico scontro diretto giocato fino ad ora.
Proprio il secondo, che si preannuncia una sorta di spareggio, era in programma per sabato 13 marzo. Non fosse che la Federazione ha deciso di rinviarlo a causa delle tre giocatrici riscontrate positive al Covid tra le fila del PSG.
Sull’argomento ha deciso di intervenire Vincent Ponsot, direttore generale delle lionesi, attraverso i microfoni societari. “Innanzitutto auguriamo una pronta guarigione a tutto lo staff e ai giocatori colpiti dal Covid-19″. Esordisce così il manager, ma non mancano delle parole al veleno. “Anche se siamo un po’ delusi dalla mancata trasparenza del PSG poiché oggi [venerdì] apprendiamo che sono stati in grado di effettuare i test da giovedì, ma non siamo stati informati che alla fine del pomeriggio di oggi, la situazione era rientrata e che l’allenatore del PSG”.
Non mancano le accuse anche nei confronti di come è stata gestita la questione dalla Federcalcio. “Siamo anche sorpresi dal processo utilizzato dalla Federazione. Secondo la FFF, una partita è rinviata, nel caso in cui un club identifichi 4 casi positivi di Covid-19 all’interno del proprio organico, cosa che fortunatamente non è successa al PSG. Di conseguenza sembra che il PSG abbia contattato l’ARS [Agenzia Sanitaria Regionale] per ottenere la quarantena della squadra ed il rinvio dell’incontro. Spero solo che il PSG non abbia utilizzato questa agenzia per scegliere il proprio programma”.
“Annullare una partita poche ore è a dir poco frustrante per le atlete”, continua Ponsot. “Lo staff e le giocatrici si erano preparate psicologicamente e fisicamente per essere pronte. Alcune giocatrici non capiscono e si interrogano sulle diverse procedure. Anche Eugenie Le Sommer è stata positiva al Covid-19 in una manifestazione con la nazionale, tuttavia la partita contro la Svizzera è stata mantenuta e non è stato messo in atto alcun isolamento”.
Ora però bisogna concentrarsi sul recupero di questo fondamentale match nonostante il calendario pieno di impegni per entrambe le formazioni. “Abbiamo già preso atto che l’intero gruppo del PSG è attualmente in quarantena per un periodo di sette giorni. Sarà necessario trovare una data di posticipo che spero sia conforme alla normativa, ovvero la prima data disponibile. E bisogna deciderla sapendo che marzo è un mese decisivo nel calendario della femminile, con in particolare i quarti di finale della Women’s Champions League, dove l’Olympique Lyonnais potrebbe nuovamente incontrare il Paris Saint Germain”.