Continua la faida in casa Blues tra il gruppo squadra e Corinne Diacre. Dopo gli screzi post Mondiale, le rivalità non hanno accennato a rientrare, anzi. Le ragazze hanno sempre fatto più fronte e la CT ha continuato a fare uscite a vuoto. Nonostante la fascia di capitano, Amandine Henry è stata quella più presa di mira. La non convocazione all’ultimo turno di qualificazione per gli Europei ha fatto male all’attaccante del Lione che si è sfogata ai microfoni di Canal Football Club.
“È sempre bene riflettere sulle cose e non agire d’impulso. Anch’io ero sorpresa[a proposito dell’assenza tra le convocate contro la Macedonia]. Mi sono posta delle domande per cercare di capire” afferma la francese. “C’era una gara di qualificazione per l’Europeo, non era il momento adatto. Mi son detta “Il gruppo conta ancora su di te, tu sei il capitano, dai l’esempio. Il gruppo deve restare concentrato. Metti da parte i tuoi umori, è la cosa più importante per la Francia”. Ci sono molti problemi e penso che come capitano sia giusto essere lì con la fascia a parlare e se serve battere i pugni sul tavolo”. Comportamento più che maturo a differenza di tutta la situazione che ha creato l’allenatrice.
La comunicazione è arrivata solo tramite telefono. “La chiamata è durata 15 secondi e mi ha sconvolto”, spiega l’ex Portland. “Ho detto che non me l’aspettavo, ma ho risposto “ok, va bene”. Ma non capivo la motivazione. Mi sono fatta delle domande, ho chiesto anche ai preparatori dell’OL delle informazioni sulle mie condizioni e mi hanno detto che andava tutto bene”.
Per concludere, Amandine Henry, rilascia un commento sugli attuali rapporti con Diacre, che appaiono irrimediabilmente rovinati. “Forse avremmo dovuto provare a parlare di più con lei nonostante i tentativi. Da un lato, dico che in fondo ci abbiamo provato comunque. Forse non si sono visti i risultati”.