Lindsay Agnew è stata molto elogiata in nazionale canadese e nel Sydney FC dopo una difficile fine stagione della W-League, dove ha giocato guidando le Sky Blues direttamente alla Grand Final di Melbourne.
A differenza della compagna Mijatovic del Melbourne City, che è rimasta bloccata in Australia a causa della chiusura dei confini da parte della Serbia, Agnew è riuscita a tornare a casa in Canada. Da allora ha deciso di raccontare la sua esperienza in W-League (unico campionato che è riuscito a concludersi) e la vita in Australia in generale, affermando che l’esperienza è stata fantastica.
“Mi è piaciuto”, ha detto a Red Deer Advocate “Abbiamo fatto tutto il possibile al di fuori del calcio, cercando di esplorare tutto ciò che Sydney aveva da offrire. È una città bellissima, piena di persone meravigliose, belle spiagge e buon cibo. È stato esilarante quando sono arrivata… la cosa più difficile è stata senza dubbio guidare a destra”, ha detto con una risata.
“L’ho adorata, è diventata sicuramente una delle mie città preferite in assoluto. Ci sono state sicuramente molti problemi logistici ma fortunatamente il calcio è sempre stato la mia fuga da tutto il dramma del mondo esterno”.
La finale della W-League ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, soprattutto per il livello di precauzioni prese per poterla portare a termine: dal inchinarsi invece di stringere la mano al raccogliere la propria medaglia direttamente da un tavolo.
“Uno dei miei amici con cui ho giocato all’università mi ha scritto e mi ha detto che quel giorno eravamo l’unico sport dal vivo sull’app ESPN-plus” ha detto Agnew “Sicuramente una finale strana in questo senso. Il calcio è solo calcio quando esci. Sembrava ancora una finale sul campo, anche se non c’era nessuno lì.”
Photo Credit: The Women’s Game