Non capita spesso che i difensori riescano a risalire fino alla porta e segnare, ma quando lo fanno è un momento davvero speciale. Il difensore delle Westfield Matildas, Laura Brock, riflette sul suo primo gol internazionale in questo gioco.
Quali sono i ricordi del tuo primo gol per le Westfield Matildas?
Sembra strano perché era un obiettivo “semplice”. Sapevo di aver toccato la palla per ultima, ma in seguito le persone si sono ammassate e questo mi ha fatto mettere in dubbio quello che pensavo. E’ stato un gol semplice, ma era in una partita davvero importante e questo lo ha reso ancora più indimenticabile per me.
Come difensore non hai spesso molte opportunità di “salire sul palco”. Mentre la palla si stava dirigendo verso di te, quali sono stati i tuoi pensieri?
Beh, è divertente perché mi sono sentita come se fossi sempre lì pronta ad attaccare. Non riuscivo a capire perché dopo tutti questi anni di gioco non avessi ancora segnato. Salgo sempre per ogni angolo, in ogni partita e stavo pensando perché non mi fosse mai capitato prima? Mi sentivo come se potessi segnare solo in allenamento, ma quando arrivavo nel vero della partita non succedeva mai a me. E quindi sì, penso che l’eccitazione sia stata come una scarica di energia.
Sembravi molto entusiasta di aver segnato. Hai mai pensato a come avresti esultato al tuo primo gol?
Sinceramente no, non ci pensavo perché non avevo idea di quando sarebbe finalmente successo! Nella mia mente, so cosa dovrei fare, ma poi quando succede, non succede mai nel modo in cui intendevo che succedesse. E mi ritrovo ad essere più scioccata che eccitata.
Come ci si sente quando si segna per il proprio paese, soprattutto come difensore?
Ad essere onesti è davvero difficile esprimere a parole questa emozione. E’ un qualcosa di speciale, senti che il gol è diverso. Anche se comunque per me la cosa più importante rimane giocare, ho grandi ricordi di contrasti, o il blocco di un tiro davvero cruciale che probabilmente stava andando in alto, mi ricordo tante piccole cose che hanno contribuito a fare qualcosa di grande per la mia nazionale.
Quali emozioni hai provato segnando proprio durante l’ultima partita di una delle tue migliori amiche, Collette McCallum?
Essere in campo insieme a lei, durante la sua ultima partita di sempre, è stato davvero speciale, lei è una delle persone a cui sono più legata e questo ha reso il ricordo ancora più indimenticabile. Anche se a dir la verità ce lo siamo godute in seguito, è stato emozionante far parte dell’ultima partita di Colly. Vorrei che anche lei potesse essere presente quando arriverà il momento della mia ultima partita.
Photo Credit: matildas.com.au