Mentre Sam Kerr (Chelsea) e Steph Catley (Arsenal) sono volate all’estero per dovere internazionale con l’Australia, la nazione ha celebrato il centenario della prima partita pubblica di calcio femminile registrata in Oceania.
Il 24 settembre 1921, North Brisbane e South Brisbane si sono affrontati in una partita a cui parteciparono 10.000 spettatori. Da quel momento, il gioco femminile ha acquistato sempre più importanza in Australia.
L’Australia ad oggi è tra i più importanti “fornitori” di calciatrici per il calcio inglese, soprattutto grazie al costante sviluppo della W-Leagues.
“Il calcio femminile è cambiato completamente da quando ho iniziato a giocare”, ha detto Kerr a Football Media Australia. “Oggi penso che ci sia molto più rispetto per il gioco femminile e c’è molta più rappresentanza di calciatrici in tutto il mondo, non solo in Australia”.
“La nostra fanbase è cresciuta immensamente. Quando ho iniziato a giocare non c’erano molti fan allo stadio, ma ora, ogni volta che giochiamo in casa (Australia) è incredibile sentire quella comunità familiare e l’amore della fanbase delle Matildas”.
Anche la calciatrice dell’Arsenal Catley ha parlato al 100-anniversary event organizzato dalla federazione. Il difensore ha affermato con fierezza che il calcio femminile nella sua nativa Australia è cresciuto ad un punto tale che le opportunità sono ormai infinite per le giovani calciatrici che vogliono iniziare.
“Il messaggio che vorrei trasmettere alla futura generazione di Matildas è che ora siamo in un’era del calcio femminile dove si ha accesso a tutto. Le persone sono interessate a ciò che stiamo facendo e il calcio femminile è arrivato così lontano che le opportunità sono ad oggi infinite”.
“Non datelo mai per scontato, prendete le opportunità che vi si presentano e amate quello che state facendo. È incredibile essere una Matilda, in qualsiasi generazione e qualsiasi epoca”.
Photo Credit: Matildas / The Women’s Game