L’allenatore del Western Sydney Wanderers, Catherine Cannuli, viene descritta da molti come una delle più brillanti prospettive nel mondo del coaching australiano.
La 34enne, ex- Matildas, che ha giocato in W-League per il Wanderers, il Sydney FC e il Brisbane Roar, è dal 2017 ed è una delle figure più rispettate nel mondo del calcio delle donne.
Cannuli, ex vincitrice del Golden Boot, ha anche vinto un titolo NWSL con il NSW Sapphires nel 2003 e un campionato W-League con il Sydney FC nel 2009. Nonostante una carriera così brillante come giocatrice, ammette di aver piacevolmente accolto la transizione dal campo all’area tecnica.
“Amo vedere le mie calciatrici migliorare e progredire nelle loro carriere. È anche molto soddisfacente essere in grado di aiutarle a diventare prima di tutto persone migliori e poi calciatrici migliori. Oggi ho molto più rispetto per gli allenatori perché come giocatrice non avevo idea di quanto essi siano coinvolti anche dietro le quinte”.
Il percorso di allenatore della Cannuli è iniziato quattro anni fa quando era allenatrice dei Southern District Raiders, nella competizione femminile della NSW State League. Ha guidato i Raiders nel back-to-back dei campionati nel 2016 e 2017. È stata anche direttore tecnico per il calcio femminile presso la Southern Districts Soccer Football Association (SDSFA) a Moorebank.
Il suo successo e il suo pedigree hanno visto i Wanderers portarla a lavorare a fianco dell’allenatore Richard Byrne.
Cannuli lungo la sua strada si è riempita di elogi e sostegno, imparando la sua arte con l’aiuto di alcuni grandi nomi del calcio australiano. Cita in particolare l’ex allenatore delle Matildas: Alen Stajcic, considerato da molti il miglior allenatore che la squadra femminile australiana abbia mai avuto.
Mentre giocare a calcio per le donne in Australia non è mai stato difficile, la carenza di coaching è alquanto preoccupante. Secondo l’ultimo rapporto annuale di FFA, ci sono solo 7.700 donne allenatrici registrate su 38.000 allenatori in tutto il paese. Cannuli ritiene che la chiave per ottenere più allenatrici sia incoraggiare coloro che sono già coinvolti nel gioco a cogliere le opportunità esistenti e renderlo più visibile.
“Mentre crescevo, il coaching non era un’opzione per le donne. Dobbiamo offrire maggiori opportunità e programmi di tutoraggio per aiutare le donne allenatrici lungo la strada. Più allenatrici ci sono, maggiore è l’esposizione delle donne, più questa possibilità esiste nella loro mente”.
Photo Credit: Western Sydney Wanderers